Cannabis, è boom di sequestri
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In Italia 122 tonnellate sequestrate in soli 7 mesi, una quantità mai sequestrata dal 1971 ad oggi

Sono 122 tonnellate di cannabis quelle sequestrate da gennaio a luglio 2014, a vedere le statistiche il dato più alto degli ultimi 43 anni. È quanto emerge dai dati della Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa) elaborati da Redattore sociale e aggiornati a luglio 2014. Il boom di cannabis è dovuto soprattutto agli ingenti sequestri di hashish, più che di marijuana. Nel mese di giugno, infatti, sono state portate a termine due diverse operazioni in mare dalla Guardia di Finanza. Su due navi cargo intercettate nel Mediterraneo e trainate nel porto di Trapani, infatti, sono state ritrovare circa 70 tonnellate di hashish. Il dato mostra un ritorno massiccio della cannabis che negli anni tra il 2004 e il 2010 aveva fatto segnare un calo consistente dei sequestri rispetto ai picchi del periodo 1997-2003. Insomma si potrebbe gridare all'allarme se non fosse che la cannabis viene derubricata come "droga leggera" e non ha costi di mercato (comunque illegale) così proibitivi da creare circuiti di microcriminalità preoccupanti. Eppure di criminalità si tratta, giacchè la cannabis non è di certo prodotta in queste quantità dal coltivatore che ne fa un uso personale.
È notizia di pochissimi giorni fa l’indagine dell'ufficio studi della Cgia di Mestre sull'economia criminale. Utilizzando dati di dominio pubblico e ufficiali, l'organizzazione di Giuseppe Bortolussi, ha rilevato che questo tipo di economia muove qualcosa come 170 miliardi di euro all'anno nel nostro Paese, l'equivalente del Pil di una Regione come il Lazio. E, siccome stiamo parlando di numeri e cifre ufficiali, registrate e conosciute, essendo notorio che l'intercettazione dei commerci illegali non riguarda il 100% degli stessi, va da sè che le cifre in gioco sono molto più alte di quelle dell'indagine. Si ripropone la domanda più solita che abbiamo sentito ripetere da qualche decennio: prioibire o legalizzare? A detta dei dati, il proibizionismo non ha dato alcun risultato in termini di lotta al mercato illegale che anzi per molti è un effetto proprio della proibizione. Sarebbe ora che i decisori politici ne prendano atto con serietà e responsabilità e affrontino la questione, perchè le droghe ci sono e le persone continuano a morire, anche se non se ne parla.
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