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Salviamoci dall'asfalto e dal cemento!

Data: 03/09/2014
Categoria: News CSV Salento

Ogni secondo perdiamo 8mq di territorio a causa della cementificazione...è ora di dire basta!

Il "Bel Paese" così veniva e viene ancora oggi chiamata la nostra Italia. Il bel paese, delle montagne, delle colline, del mare, delle città d'arte, della storia. Il Bel Paese che si poteva attraversare godendo appieno del paesaggio.. Sembra che tutto questo, sia rimasto nelle vecchie pellicole ormai sbiadite, ove le lambrette transitavano fra poche macchine lungo strade poco affollate e soprattutto circondate dalla natura incontaminata. Se non vogliamo che questo rimanga davvero solo un ricordo lontano, se non vogliamo che il nostro paesaggio venga irrimendiabilmente distrutto, dobbiamo fermarci a riflettere su quanto sta accadendo alla nostra penisola e al nostro Salento. E' questo il messaggio del tredicesimo cantiere per la Sussidiarietà organizzato dal Centro Servizi Volontariato salento in collaborazione con il Comune di Corigliano, l'associazione SoS Costa Salento e il Forum Terzo settore che si è tenuto il 2 settembre a Corigliano D'Otranto. Al centro dell'incontro l'asfalto e il cemento che sempre più strozzano il nostro paese, se si pensa che ogni secondo perdiamo 8mq di territorio proprio a causa della cementificazione. Ospite speciale dell'incontro, Domenico Finiguerra che ha amministrato un piccolo comune lombardo, Cassinetta di Lugugnano, primo in Italia ad adottare un piano regolatore che blocca il consumo del territorio e che ha scritto un piccolo e prezioso libro dal titolo "8mq al secondo. Salvare l'Italia dall'asfalto e dal cemento". La situazione è quindi davvero preoccupante se si pensa al ritmo con cui viene cementificata la bellezza, la biodiversità, la cultura del nostro paese. E il Salento è tristemente in testa alle classifiche nazionali, in quanto esiste un vero e proprio partito trasversale del cemento e dell'asfalto, spietato potente e spesso prepotente. "State attenti a non farvi scippare il Salento in nome del turismo, commenta Domenico Finiguerra, perchè la curva del turismo è strana.. si costruisce per il turismo, ma i turisti non vogliono vedere solo case, se vedono solo case la curva crolla. Come sta accadendo in Spagna dove si è costruito l'inverosimile". Per fortuna nel Salento c'è chi tenta di contrastare questa aggressione silenziosa e costante, e sono quei numerosi cittadini attivi che, riuniti in comitati o associazioni si informano, divenendo la spina nel fianco di chi vorrebbe governare un gregge di pecore. Cittadini che da anni hanno intrapreso una battaglia in difesa del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della salute pubblica, come per esempio la battaglia che da anni sta portando avanti il comitato contrario alla costruzione della strada statale 275:" La ss 275 nasce nel '94 quando l'economia il Salento aveva un altro modello di sviluppo, spiega Vito Lisi presidente del comitato SoS 275, quel modello è morto perché sono morte le fabbriche ma il progetto è rimasto in piedi perché si è consolidato nel tempo. Serve ancora una strada di quelle dimensioni? Sono 800 ettari e 15mila alberi di ulivo da Montesano a Leuca che verranno eliminati. Ci vuole una bravura incredibile a infilare una quattro corsie in quel groviglio di strade. Occorre una strada ferrata e investire in un turismo lento, prosegue Lisi, del resto perché le persone fanno centinaia di chilometri per arrivare a Santiago de Compostela?". Un'altra idea di progresso, di economia che ha a cuore il territorio per le generazioni future e per quelle presenti. I bambini di oggi devono potere godere delle nostre bellezze così come ne hanno goduto i nostri padri e nostri nonni. E questa idea di economia e di progresso come ha spiegato Domenico Finiguerra, dimostra che il PIL può continuare a crescere anche senza costruire nuove strutture, basterebbe per esempio investire nel ripristino di quelle esistenti.

Un altro incontro sull'informazione seria e puntale volto a stimolare le menti affichè si persegua l'obiettivo di costruire cittadinanza attiva e di diffondere la cutura della coresponsabilità nella cosa pubblica e nei Beni Comuni:"È centrale la questione della cittadinanza attiva, sottolinea Luigi Russo presidente del CSV Salento, perché il territorio e l'ambiente sono beni comuni, per questo noi parliamo di principio di sussidiarietà, sancito dalla nostra Costituzione. Come scrive Finiguerra, prosegue Russo, quelli di cui parla lui, così come quello che facciamo attraverso i nostri Cantieri, sono confronti autenticamente politici che stabiliranno in quale polis vivranno i cittadini. Infatti l'urbanistica e la progettazione degli scenari in cui vivranno i cittadini, così come la nostra terra e la nostra salute, non è materia che riguarda solo gli amministratori ma coinvolge tutti i cittadini, il loro diritto ad una vita salubre e dignitosa, ad un territorio non cementificato".



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