Pianeta-Autismo, il social per l’autismo
Categoria: Altre News
Creato da un’azienda partner della Samsung mette in rete le famiglie, i professionisti, le associazioni

Pianeta-Autismo è un social network dedicato ai disturbi dello spettro autistico. L’obiettivo è quello di mettere in rete le famiglie con le problematiche correlate a questo disturbo, favorire la discussione tra loro, oltre che voler essere uno strumento utile al fine di creare vere e proprie proposte per le istituzioni da un maggior numero possibile di famiglie che convivono con le più svariate problematiche connesse.
Pianeta-Autismo è rivolto anche ai professionisti che si occupano di ASD, Cooperative Sociali e Associazioni che vogliono far conoscere le proprie iniziative. I contenuti sono proposti direttamente dagli utenti iscritti con i quali si può interagire, fare conoscenza, scambiare opinioni, chiedere suggerimenti.
L’iniziativa è stata avviata da Needius, società di Rovereto (Trento), che è tra le venti aziende italiane partner Samsung e che lavora per ideare e creare soluzioni e ausili destinati a persone con bisogni speciali e disabilità. Essa è composta da addetti ai lavori formati presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, sede di uno dei centri clinici e di ricerca di spicco internazionale, il Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione, diretto da Paola Venuti.
“L’obiettivo del nuovo social network – spiegano i promotori – è quello di permettere alla famiglie di raccontare le proprie esperienze, di trovare situazioni simili alle proprie per potersi confrontare sulle varie problematiche che questo disturbo comporta, sia dal punto di vista patologico, sia dal punto di vista familiare e di sostegno. Pianeta-Autismo.it, inoltre, sarà uno strumento per partecipare e proporre sondaggi e avviare anche richieste di provvedimenti alla politica italiana. Esso funziona in maniera simile a Facebook, con gli utenti che possono collegarsi tra loro, avviare e partecipare a discussioni nei gruppi tematici e nei forum, segnalare eventi, condividere file e documenti e conoscere le varie realtà italiane che si occupano di questo disturbo”.
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