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Un italiano su 8 è volontario

Data: 24/07/2014
Categoria: Altre News

Istat, CSVnet e FVP lanciano i dati della prima sperimentazione italiana del Manuale ILO sul lavoro volontario

Un italiano su otto svolge attività di volontariato, attività cioè gratuite a beneficio di altri o della comunità. Il numero totale dei volontari in Italia è stimato in 6,63 milioni di persone, corrispondente ad un tasso di volontariato totale del 12,6 per cento. A dirlo è il report "Attività gratuite a beneficio di altri" diffuso oggi da Istat, CSVnet e fondazione Volontariato e partecipazione. La rilevazione è stata fatta nel contesto dell'indagine multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" del 2013 che ha ospitato un modulo di approfondimento per implementare il manuale Oil sulla misurazione del valore economico e sociale del lavoro volontario. Si tratta della prima rilevazione sul lavoro volontario armonizzata agli standard internazionali. Nel report - spiegano i ricercatori -si fa riferimento ad un'accezione ampia di volontariato, non legata solo alla partecipazione ad un'organizzazione del terzo settore, ma anche in comitati, movimenti, gruppi informali e altro.

Rispetto ai dati, il report rivela degli oltre sei milioni di italiani che svolgono attività di beneficienza, la maggior parte è composta da soggetti che forniscono il loro contributo con attività svolte attraverso gruppi o organizzazioni: circa 4,14 milioni di persone, corrispondenti ad un tasso di volontariato organizzato del 7,9 per cento. Sono invece circa 3 milioni coloro quelle che svolgono attività volontarie in modo non organizzato (corrispondenti ad un tasso di volontariato individuale del 5,8%1). Una piccola ma significativa quota della popolazione svolge, invece, attività volontarie in entrambi i modi. Rispetto alla totalità delle persone che hanno dichiarato di svolgere attività volontarie, il 54,3 per cento  dichiara di essere stato attivo solo attraverso gruppi o organizzazioni, il 37,6 per cento è stato attivo solo per proprio conto, mentre l’8,1 per cento (circa 538 mila persone) ha svolto attività volontaria sia in modo organizzato sia individualmente.

Il lavoro volontario è più diffuso al Nord A livello territoriale, nel Nord-est si registra il tasso di volontariato totale più elevato (16 per cento), con un primato netto del Trentino Alto-Adige (21,8 per cento). Seguono Nord-ovest (13,9 per cento) e Centro (13,4 per cento). Il Sud si contraddistingue per livelli di partecipazione sensibilmente più bassi (8,6) con una diffusione addirittura dimezzata rispetto al Nord-est. Alcune regioni registrano quote superiori alla media della propria ripartizione territoriale: è il caso della Toscana (14 per cento) rispetto alla media del Centro (13,4 per cento) e della Sardegna (13,4 per cento) se confrontata con il valore delle isole (10,4 per cento). Viceversa, Liguria e Campania mostrano quote più basse rispetto alla media ripartizionale (rispettivamente 10,5 per cento e 7,9 per cento contro  un valore medio di 13,9 per cento e 8,6 per cento). “Inoltre –sottolinea l’Istat - il livello pressoché identico del tasso di volontariato totale tra Nord-ovest e Centro è il risultato di una composizione inversa: nel Nord-ovest è la sola modalità organizzata a superare la media nazionale (9,3 per cento tasso di volontariato organizzato), mentre nel Centro è la sola modalità non organizzata (6,7 per cento tasso di volontariato individuale).

 

Fonte: Redattore Sociale



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