Breading contro lo spreco alimentare
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Incassa il beneplacito del viceministro Oliverio l'idea di un'app ideata da una giovanissima startup per far incontrare l'offerta di pane in eccesso con la necessità

Può la tecnologia contribuire a risolvere concretamente il problema dello spreco alimentare? Si, se l'idea è innovativa e ben misurata ai bisogni del territorio. Si chiamerà “Breading”, infatti, un'app no-profit presentata in questi giorni al viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero. A presentarla, una startup di under 30 formata da un variegato team di 9 persone. In ballo c'è un problema grosso che porta a sprecare 13mila quintali di pane al giorno e l'obiettivo è quello di far incontrare l'offerta di pane in eccesso e il reale bisogno.
La piattaforma sarà solo un intermediario grazie al quale mettere in collegamento panettieri e associazioni. I panificatori segnalano sull’app l’eccesso di pane prodotto, le associazioni più vicine grazie alla geolocalizzazione riceveranno una notifica, passeranno a prendere il pane e lo potranno distribuire alle persone bisognose. In alcuni casi, si potrebbe pensare anche a una possibile quota simbolica per registrare la compravendita in caso di problemi con i panifici.
L'intenzione è di sviluppare l'idea tecnicamente solo dopo una consultazione con gli altri attori interessati al tema. È prevista per settembre la convocazione di un tavolo con le organizzazioni del terzo settore, le associazioni, la grande distribuzione organizzata e le istituzioni politiche. La settimana prossima partirà l’esperimento su Milano e durerà tre settimane.
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