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Un'Istruttoria pubblica per il progetto Ex Massa

Data: 17/06/2014
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Il Comitato per la tutela e la valorizzazione archeologica di piazza Schipa a Lecce ribadisce il proprio no ai 500 parcheggi e centrocommerciale dopo la richiesta di finanziamento avanzata dal sindaco al Governo

Non ci sta il Comitato per la tutela e la valorizzazione ecoarcheologica di piazza Schipa di Santa Maria del Tempio di Lecce e risponde di tutto punto al sindaco di Lecce Paolo Perrone che ha richiesto al Governo un impegno finanziario per riqualificare l'area ex Massa. In una lettera indirizzata al sindaco di Lecce, al ministro per i Beni Culturali, al presidente della Regione Puglia, al Prefetto di Lecce, al direttore regionale per i Beni culturali di Bari, il Soprintendente dei Beni architettonici di Lecce e il Difensore civico della Provincia di Lecce, il Comitato chiede anche ancora una volta di assumere una posizione chiara contro il progetto di megaparcheggio e centro commerciale in un'area interessata da ritrovamenti archeologici rinascimentali, nel cuore della città.

Il comitato, insieme a numerosi esperti autorevoli, associazioni e intellettuali convinti dell'importanza della tutela ecoarcheologica di Piazza Tito Schipa, ha richiesto una valutazione allargata del progetto attraverso un'Istruttoria Pubblica, richiesta ignorata dall'Amministrazione. Il comitato punta il dito anche contro le numerose scappatoie formali rispetto alle normative urbanistiche regionali che permetterebbero di aggirare i divieti di tutela dell'area per eludere la Valutazione di Impatto Ambientale che manca al progetto. Si tratta «della modifica al PPTR che esclude gli ulteriori contesti dalla tutele previste, pur essendo l’area ex Massa facente parte della città consolidata» e «il fatidico n. 499 posti auto, uno in meno dei 500 che avrebbero imposto l’assoggettamento a VIA».

La polemica intreccia anche coloro che finora non hanno scelto con forza di difendere questa preziosa area della città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019. Ad esporsi contro il tombamento definitivo dei resti archeologici per fare spazio ai 500 parcheggi previsti, solo la Soprintendenza ai Beni archeologici di Lecce.



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