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Appello al Presidente della Repubblica del Comitato S.S. 275

Data: 09/06/2014
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Un appello perchè usi i suoi poteri per rimuovere il danno economico comminato ai 23 volontari che civilmente e pacificamente si sono opposti alla realizzazione della S.S. 275

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'appello al Presidente della Repubblica da parte dei volontari del Comitato S.S. 275 affinché usi "i poteri a Lei conferiti per rimuovere il danno economico che soprattutto i volontari più poveri stanno subendo, nel dover pagare una sanzione veramente spropositata per aver denunciato le illegalità nella progettazione della nuova S.S. 275".
Riteniamo di cruciale importanza dedicare attenzione all'appello per contribuire ad invertire una pericolosa tendenza che vuole mettere il bavaglio ai volontari salentini.

Illustre Presidente della Repubblica,
siamo dei volontari del Salento Meridionale che da anni si battono per difendere il Bene Comune Ambiente (veleni e discariche, fumi, inquinamento della falda, cantieri autostradali, ecc.). In particolare il nostro impegno è contro i cantieri della S.S.275 Maglie – S.M di leuca, un’opposizione civile ad un progetto concepito vent’anni fa e realizzato per incarico diretto senza gara d’appalto, per un importo di circa 5 milioni di Euro. La nostra lotta si è sempre contraddistinta per lealtà,  per la non violenza attiva perpetrata nelle tante manifestazioni, iniziative ed assemblee pubbliche e con azioni legali volte alla ricerca della verità, sia amministrative che penali, alle quali però lo Stato non ha voluto rispondere perché non è mai entrato nel merito dei ricorsi asserendo la non legittimità ad agire delle Associazioni prima e dei proprietari espropriandi poi; in verità a oggi non abbiamo avuto una risposta dai tribunali amministrativi che hanno avuto un atteggiamento Pilateo nei nostri confronti, ma soprattutto nei confronti di un territorio che per fragilità è sempre stato terra di conquista da parte dei poteri forti e che oggi è stanco di subire. Dopo il nostro ultimo esposto denuncia fatto il 4 Aprile del 2014 al Corpo forestale dello Stato e alla Guardia di Finanza, esposto che insieme ad una segnalazione della Procura della Corte dei Conti di Roma alla Procura di Lecce ha portato alla scoperta di ben due discariche di rifiuti ancora non tipizzati ma di certo scarti di tomaifici ed anche rifiuti ospedalieri insistenti sotto il tracciato della nuova autostrada Maglie. S.M. di Leuca, per fortuna ancora non cantierizzata. Dopo questi  fatti noi volontari del Sud Salento, siamo vittime di intimidazioni di tutti i tipi: “bigliettini anonimi” lasciati sul vetro delle auto di proprietà, perfino “diffide anonime” che partono dalle mail ufficiali di organismi istituzionali, telefonate mute con numero nascosto in tutte le ore, macchine di grossa cilindrata che girano a tutte le ore davanti alle case private dei volontari per “avvisare” che qualcuno è pronto a tutto… Tutte cose di cui abbiamo informato le Forze dell’Ordine. Più tocchiamo il nervo scoperto del grande business affari, rifiuti, cemento e asfalto, più si scatena contro di noi ogni forma di ritorsione. Certamente avevamo messo tutto in conto, toccando un’opera da 300 mln di Euro, il giorno in cui abbiamo deciso di abbandonare la filosofia del “me ne frego” e siamo passati a batterci sia per le varie emergenze insieme alle istituzioni prossime, sia per affermare una vera democrazia partecipata, forti della riforma del Titolo V della Costituzione, art 118, comma 5. Ogni lotta per il Bene Comune ha un costo, e noi queste lotte le facciamo a mani nude. Tutto ci saremmo aspettati, proprio in questi giorni così difficili, eccetto che a darci una pugnalata nella schiena fosse proprio lo Stato! E mi spiego. A casa di ognuno di 23 volontari del Sud Salento, molti dei quali disoccupati e senza reddito, che hanno presentato ricorso in Cassazione per un esposto archiviato dalla Procura di Lecce riferito alle illegalità del Progetto della autostrada S.S. 275, Equitalia sta recapitando, direttamente e senza alcun preavviso, una cartella di 521 euro, di cui 16 euro di spese processuali, 500 euro di “sanzione”, 5,88 euro di spese di notifica; con la minaccia che se non saranno pagati entro 60 giorni ci sarà un pena accessoria di 41,28 euro, cui si sommerà anche una mora per ogni giorno di ritardo. Il tutto per esserci battuti sino alla Corte di Cassazione contro il decreto di archiviazione del GIP di Lecce del nostro esposto denuncia in tutto e per tutto uguale a quello depositato a Roma che ha dato poi la stura alle indagini della Guardia di Finanza che hanno scoperto le discariche di rifiuti sotto il tracciato della nuova strada.Insomma, 23 cittadini salentini debbono pagare ciascuno 521 euro allo Stato italiano per aver contestato sino alla Cassazione un’archiviazione della Procura e del GIP di Lecce rivelatasi quantomeno assurda alla luce delle odierne risultanze delle indagini invece compiute dalla Procura di Roma sullo stesso esposto denuncia! Un paradosso incredibile! Dobbiamo pagare una sanzione perché abbiamo “osato esporre” alla Procura di Lecce fatti che le indagini della Procura di Roma dimostrano  essere notizie di reato? Dov’è il diritto in questa logica?  Qualcosa chiaramente non funziona! Tutti noi pensiamo che le modalità di notifica in questi giorni delle cartelle esattoriali nei confronti di chi ha scoperchiato la drammatica vicenda delle discariche di rifiuti lungo il tracciato stradale progettato da PRO.SAL. di Sticchi Damiani assume i toni dell’intimidazione. Si può “intimidire” in maniera illegale, ma si può “intimidire” anche in maniera legale. Qualcuno ha voluto mandarci un segnale: smettetela di disturbare, altrimenti pagate di tasca vostra. Se dobbiamo pagare pagheremo, ci autotasseremo…  Noi rispettiamo le leggi e lo Stato. Però, lasciarci intimidire proprio NO. Le chiediamo di condividere con noi questa ferita, e di contribuire usando i poteri a Lei conferiti per rimuovere il danno economico che soprattutto i volontari più poveri stanno subendo, nel dover pagare una sanzione veramente spropositata per aver denunciato le illegalità nella progettazione della nuova S.S. 275.Con stima.

Miggiano, 10 Giugno 2014
                                                                                                Vito Lisi(Presidente Associazione “Comitato S.S.275”)



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