StopOpg, buona la nuova normativa
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Approvata la nuova legge che proroga di un altro anno la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e stabilisce regole precise per la gestione dei programmi terapeutici

Ancora un anno di attesa per mettere a punto le nuove Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Scadenza fissata per il prossimo 31 marzo 2015. Altri 12 mesi decisi dalla legge che disciplina il processo di superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari approvata lo scorso 1 giugno, il D.L. 52/2014. A vigilare su questa importante trasformazione un nuovo organismo di controllo e di coordinamento, istituito presso il ministero di Salute e composto da rappresentanti dei ministeri di Salute e Giustizia e delle Regioni. Nonostante rimangano irrisolti alcuni nodi giuridici cruciali che sostengono l'Opg come la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e l’istituto della misura di sicurezza in Opg, il coordinamento “stopOpg” per l'abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari ha espresso un parere positivo sulla legge che – come si legge sul comunicato ufficiale – “ha certamente migliorato l’attuale normativa”.
La nuova legge stabilisce che devono essere adottate dai magistrati misure alternative all’internamento in Opg e che la pericolosità sociale non può essere dichiarata, o confermata, solo perché la persona è emarginata, priva di sostegni economici o non è stata presa in carico dai servizi sociosanitari. Si pongono, inoltre, limiti precisi alle proroghe della misura di sicurezza e si stabilisce che non può essere superiore alla durata della pena per quel reato. Infine, obbliga le regioni a presentare entro 45 giorni i progetti terapeutico riabilitativi individuali ai pazienti, per consentire le loro dimissioni attraverso la presa in carico da parte dei servizi socio sanitari. Le regioni, inoltre, hanno il compito di organizzare corsi di formazione per gli operatori del settore, finalizzati alla progettazione e alla organizzazione dei percorsi terapeutico-riabilitativi per i pazienti internati. Si prevede maggior rigore nell'accertamento della pericolosità sociale che giustifica il ricovero in Opg.
«La legge va applicata bene – si legge nel comunicato di stopOpg – per scongiurare ulteriori proroghe, fuori da logiche manicomiali e difensive. Perciò si deve mettere al centro la persona: con una presa in carico globale da parte dei servizi pubblici, all'interno di una collaborazione e integrazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale, I Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali ecc, - che devono occuparsi di cura e non di custodia - e vanno attivate relazioni stabili con la Magistratura, per offrire Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali appropriati».
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