Riforma Terzo Settore, oltre 420 i contributi
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Sul tavolo del sottosegretaio Bobba centinaia di mail per contribuire alla riforma che non toccherà le leggi specifiche come quella sul volontariato e quella sulla promozione sociale

In soli 7 giorni sono arrivati sul tavolo del sottosegretario al welfare Luigi Bobba 420 contributi di privati cittadini e gruppi di persone che hanno lavorato in realtà associative in merito alla riforma del Terzo Settore. In vista del Consiglio dei Ministri sul tema previsto per il 27 giugno, in cui si approverà il disegno di legge delega in materia, Bobba ha anticipato che con molta probabilità non ci saranno norme sulle imprese sociali che, probabilmente, verrà affrontato con un iter separato.
In visita alla redazione di Vita nella giornata del 20 maggio 2014 insieme al premier Renzi, Bobba ha precisato che non verranno eliminate le legislazioni di settore, come legge 266 sul volontariato o quella sulle associazioni di promozione sociale. Saranno, invece, ricondotte ad elementi di regolazione comune e sarà rafforzata l'attività di monitoraggio al fine di evitare eventuali distorsioni del sistema.
Per Bobba la riforma deve tenere conto e valorizzare al meglio tre livelli. Il primo è quello dei comportamenti delle persone e dei vari modi (tempo, professionalità, denaro) con i quali si può donare. Il secondo è quello delle organizzazioni e dunque della forma organizzata che questi comportamenti associativi prendono. La terza è quella delle reti fra le organizzazioni, che di fatto ricoprono il ruolo di struttura promozionale e di governo di molte realtà, soprattutto piccole.
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