Si faccia chiarezza sulle sterilizzazioni!
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Un gruppo di associazioni che si occupano di randagismo chiedono un incontro con i dirigenti ASL sulla mancata reimmissione nel territorio dei cani

Le associazioni di volontariato che si occupano della tutela dei cani randagi non ci stanno e chiedono un incontro ufficiale con la ASL per fare chiarezza sulla questione sterilizzazioni. Nello specifico, “Randagio Amico”, “SPES”, “ZampaLibera” (Tiggiano-Maglie), “OIPA Casarano” e “ZampaLibera Service” chiedono delucidazioni in merito ai sempre più numerosi rifiuti da parte di alcuni comuni di Lecce Sud e che fanno capo alla ASL di Maglie di reimmissioni dei cani sterilizzati sul territorio.
«Questa linea sembra imposta dalla ASL – dichiarano congiuntamente le associazioni firmatarie – che ha diffuso un modello di richiesta dove tra le varie voci si indica di scrivere il numero di polizza assicurativa che il Comune ha stipulato e numero dell'ordinanza sindacale per la reimmissione». Tutto questo nonostante la delibera della Direzione Generale ASL/LE del 2012 avente lo scopo non solo di indicare un programma di interventi razionali per prevenire proprio in fenomeno del randagismo, ma anche di uniformare questi stessi su tutto il territorio della Provincia e la presentazione da parte della ASL di Lecce del modello del protocollo di intesa da far sottoscrivere a Comuni, Associazioni, avvenuta all'inizio del 2013.
«Addirittura alla ASL – dichiarano ancora i volontari – chi di competenza, a mezzo fax, come ha riferito una volontaria, impedisce la sterilizzazione se non si indica il canile dove rinchiudere poi i cane (caso di Specchia)». Il canile, invece, è solo l'ultima delle possibilità, la meno auspicabile. «Poiché i Comuni sembrano non essere ben informati a tal proposito e pochi sanno quale possa essere la forma e la modalità per assicurarsi, intimoriti da chissà quale responsabilità, preferiscono ignorare e non agire». Un atteggiamento che allontana dall'impegno i volontari, causa il continuo ripopolamento sul territorio e riempie a dismisura i canili già in sovranumero.
Un'azione miope se si considera, inoltre, che nella zona pertinente alla ASL LE /sud vi sono solo 2 canili comunali su 11 privati che superano la maggior parte i 200 cani e che sono spesso in sovranumero. Da uno studio condotto e pubblicato sulla rivista 33 per veterinari e segnalato dalle stesse associazioni, sia da realtà già in atto si può invece evincere che i cani stanziali, qualora non presentino problema alcuno e siano castrati, servono da deterrente per l'arrivo di altri cani. Viene affermato scientificamente che la rimozione dei cani non serve e non risolve affatto il problema del randagismo. Questo può essere finalmente debellato solo con le sterilizzazioni di massa cioè al 95% e non al 20% come la ASL ha condotto sino ad oggi. La ASL LE/sud sterilizzando 340 cani nel 2013 su 48 comuni ha praticamente sterilizzato in media 7 cani per paese. Cifre assolutamente insignificanti. L'unione dei comuni "Terra di Leuca " e "Talassa" con progetti in proprio hanno fatto sterilizzare circa 200 cani.
«Pertanto le associazioni non potendo più far fronte ai continui impedimenti che la ASL paradossalmente frappone al piano generale di prevenzione randagismo». Questo atteggiamento a dir poco scorretto e che assume valore di ricatto nei confronti dei volontari che guardano al canile solo in extremis, mentre cercano di trovare soluzioni alternative.
“Randagio Amico”, “SPES”, “ZampaLibera” (Tiggiano-Maglie), “OIPA Casarano” e “ZampaLibera Service” avanzano una richiesta più che giustificata, anche alla luce del lavoro gratuito che portano avanti sul territorio. Sono loro, infatti, a individuare o accogliere segnalazioni di cani da castrare per poi provvedervi o con ASL o con veterinari libero professionisti, dando priorità a quelle gravide o in calore, recuperare e accogliere in casa dei volontari, quando possibile, i cuccioli, evitando il loro ricovero nei canili inadeguati e dove spesso si ammalano di gastroenterite per favorire la loro adozione. Sono sempre loro a cercare senza sosta adozioni a cani sia del territorio e a cani del canile (quando è possibile entrarvi) e a monitorare e accudire cani che una volta castrati vengono reimmessi sul territorio e che non presentano problemi comportamentali o di salute.
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