Basta tagliare la sanità!
Categoria: Altre News
Lo ribadisce il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva contrario ai possibili nuovi decurtamenti del Fondo sanitario nazionale
Le prime indiscrezione parlano di un taglio di 1 miliardo di euro in meno per il 2014 e un ulteriore ritocco per il 2015. Un taglio secco secondo il Sole24 ore che si aggiungerebbe ai 25miliardi di minori spese negli ultimi anni. Il taglio previsto andrebbe a toccare ulteriormente beni e servizi sanitari e non sanitari portando il Fondo sanitaro nazionale (non ancora ripartito tra le Regioni) a 112,452 miliardi tutto compreso per il 2014, 116,563 per il 2015. Il rischio è che diminuiscano gradualmente anche i 122 miliardi previsti per il 2017.
«Esprimiamo forti preoccupazioni – dichiara Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva in una nota pubblicata nel sito ufficiale dell'associazione – per le notizie diffuse in questi giorni sui possibili e ingenti tagli al Fondo Sanitario Nazionale già da questo 2014. Siamo nettamente contrari a questa ipotesi e chiediamo che il Governo fornisca ai cittadini immediate rassicurazioni e garanzie affinché ciò non accada».
«A tal proposito – aggiunge Aceti – l’OCSE ha già affermato che altri tagli cosiddetti “lineari” avrebbero ulteriori effetti negativi sull’accesso dei cittadini ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), oggi garantiti solo in alcune Regioni, secondo quanto afferma lo stesso Ministero della Salute. Stando cosi le cose, pensiamo quindi che sia grave già solo ipotizzare un ulteriore taglio lineare al Servizio Sanitario Nazionale, preoccupazione recentemente espressa dalla stessa titolare di quel Dicastero».
«Oggi la vera questione – conclude il coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva – sulla quale i cittadini vogliono risposte certe e azioni immediate da parte del Governo, è garantire effettivamente e uniformemente sul territorio nazionale i LEA previsti dalla normativa, utilizzando al meglio le risorse economiche disponibili. Su questo crediamo che sia urgente e fondamentale il confronto con le organizzazioni di cittadini e di pazienti».
Torna all'elenco delle notizie
