False Partenze
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Appena pubblicato, il Rapporto Caritas 2014 ci parla dei nuovi poveri: occupati, separati e divorziati

Il dato tristemente in aumento è la povertà. Questo è quando dice il rapporto Caritas 2014 appena pubblicato. Sono sempre di più le persone che accedono ai centri di ascolto Caritas, il 59,7 nel mezzogiorno, il 43,1 nel centro e il 44,2 nel nord Italia.
E queste sono persone che avevano creduto a una seconda possibilità, una ripartenza. E queste partenze si sono in realtà verificate false.. ecco il senso del titolo del rapporto, False partenze. Le false partenze di chi, volendo rimettersi in gioco si sono ritrovate in condizioni lavorative a dir poco instabili, quando addirittura degradanti.
Ma c'è chi parte davvero, come per esempio le imprese, che investono i capitali in altri paesi perchè più convenienti.
Ovviamente la Puglia non fa differenza, aumentano i poveri, vanno peggiorando le famiglie con figli, tanto che sono il 72,1 per cento le persone con figli che si rivolgono alla Caritas.
La novità è che aumentano le persone che si rivolgono al centro pur avendo un lavoro: il reddito non è sufficiente per il 47,4 per cento dei casi, a garantire le normali esigenze della persona (pasti, vestiti, medicinali).
Dal rapporto emerge un ulteriore dato allarmante, quello delle persone separate. Il 66,1% dei separati che si rivolgono alla Caritas, sostiene di non riuscire a provvedere all'acquisto di beni di prima necessità. La separazione causa, fra i diversi disagi, anche quello della precarietà abitativa: aumenta notevolmente - dal 4,8 al 19,0% - infatti il numero di persone che convivono con familiari e amici, per non parlare di chi trova rifugio nei dormitori - 18,3% contro il precedente 1,5% -.
Per far fronte a questa situtazione di costante, pericolosa crescita di disagio, la Caritas non risponde unicamente con l'erogazine di beni materiali e alimentari, per i quali fra l'altro incombe l'incertezza sul futuro: risale al primo gennaio scorso infatti la cancellazione del programma europeo di distribuzione di derrate alimentari. Le risposte si orientano nei progetti di microcredito. Il Prestito della Speranza per esempio, un fondo di garanzia per le famiglie promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, è particolarmente richiesto anche se si registrano notevili differenze fra le diverse aree del nostro paese. Il mezzogiorno concentra il 59,8% delle pratiche. La Puglia con il 10,6% è tra le regioni con più alto numero di richieste, la terza in Italia dopo Campania (15,4%) e Lombardia (12,8%). Il terzo posto Pugliese (11,9%) va anche per i prestiti erogati: 428 prestiti per un totale di 2.764mila euro. Anche in questo caso risultano invariati il primo e il secondo posto, rispettivamente a Campania con il 14,3% e Lombardia con il 13,4%.
Sono gli Italiani a richiedere il prestito nel 79,8% dei casi, fra i 45-54 anni nel 33,3% e i 34-44 nel 31,1%.
Ma chi può accedere al credito? Lo chiarisce don Attilio Mesagne, direttore della Caritas di Lecce: famiglie in condizioni di vulnerabilità economica e sociale, disoccupati da lungo tempo, lavoratori precari e irregolari e famiglie senza figli. Esistono infine due differenti tipologie di prestito, il credito sociale di importo non superiore e 6mila euro, destinato alle famiglie e il prestito di massimo 25mila euro per una attività artigianale o imprenditoriale.
E' possibile consultare il rapporto in versione integrale sul sito della Caritas
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