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La politica sull'immigrazione è un fallimento

Data: 21/03/2014
Categoria: Altre News

Sono le prime valutazioni emerse dal Rapporto sulle condizioni di detenzione e di rispetto dei diritti umani su Cara, Cie e Sprar

Le politiche nazionali di respingimento e di accoglienza hanno fallito. Sono queste le valutazioni emerse dalle prime anticipazioni al Rapporto sulle condizioni di detenzione e del rispetto dei diritti umani nel Cie (centro identificazione e espulsione) di Bari e un'analisi delle prassi di accoglienza dei richiedenti asilo nei Cara di Bari, Foggia e Brindisi e nelle 22 strutture del sistema Sprar (protezione richiedenti asilo e rifugiati). I dati sono stati annunciati dall'assessore regionale alla Cittadinanza sociale Gugliemo Minervini alla vigilia della Giornata per l'eliminazione delle discriminazioni razziali che si celebra il 21 marzo. 

Il rapporto è disponibile su www.osservatoriomigranti.org ed è stato coordinato da Luigi Pannarale dell'Università di Bari con un contributo finanziario della fondazione Caripuglia e con il contributo dell'Ufficio del Garante delle persone sottoposte a limitazione della libertà personale e dell'assessorato alla Cittadinanza sociale della Regione

«Gestire i migranti come un problema di ordine pubblico – ha spiegato Minervini durante la conferenza stampa di presentazione – e di sicurezza si è dimostrato fallimentare, così come mantenere detenuti nei Cie nei modi che sono stati dimostrati dalla Magistratura è inumano, incivile e inutile, oltre che costoso».

Secondo l'ultimo aggiornamento del dossier sull'Immigrazione curato dal CSV Salento e uscito a luglio 2013, tenendo conto della numerosità dei posti disponibili, la Puglia è la regione che accoglie il numero maggiore di rifugiati e richiedenti asilo: circa 15mila (24%), a cui seguono la Sicilia con 13.524 persone accolte (21,9%) e la Calabria con circa 8mila (13%). Di questi, 13mila sono accolti nei Centri di accoglienza/Centri di accoglienza richiedenti asilo (42% del totale degli accolti in Italia nei CDA/CARA). In Puglia, i posti dei CDA/CARA sono circa 1700. Il Lazio è la regione che accoglie il numero maggiore di rifugiati e richiedenti protezione internazionale nei centri della rete SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati): 1.609 (il 23% sul totale degli accolti negli stessi centri a livello nazionale). Seguono la Sicilia: 1.225 (17,5%) e la Puglia al terzo posto con 525 accessi (7,5%). Il dato pugliese fa riferimento soprattutto alle strutture di accoglienza per richiedenti asilo gestite dal Ministero dell'Interno come il CARA di Brindisi Restinco (128 posti) e quello di Bari Palese, Area aeroportuale (744 posti).

Il Salento, da sempre terra di sbarchi e di accoglienza, ha visto negli ultimi anni aumentare il numero di richiedenti asilo politico: se nel 2011 erano 1.757, nel 2012 sono passati a 2.028, nei primi mesi del 2013 sono, invece, 598. Sempre secondo i dati diffusi dalla Questura di Lecce, i migranti richiedenti asilo direttamente negli uffici della Divisione Immigrazione sono stati 93 nel 2012, balzando a 340 nei primi mesi del 2013. Ad accoglierli, servizi come CARA (assenti, però, nella provincia di Lecce) e la rete degli SPRAR attivi sul territorio, secondo il Rapporto Annuale del sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e rifugiati aggiornato al 2012, elaborato dal Ministero dell'Interno e dall'Anci, disseminati nei comuni di Carmiano, Galatina, Trepuzzi e quelli dell'Union tre. Un sistema strutturato sul territorio in piccole realtà al cui interno vengono accolte circa 5/6 persone, per un totale di circa 100 persone. 

Raddoppiano, inoltre, i dati relativi ai permessi di soggiorno: se nel 2011 sono stati 3.079, nel 2012 sono arrivati a ben 6.440 con un aumento percentuale del 109%.



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