Tra Forum Terzo Settore e ministero un dialogo serrato
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L'auspicio arriva a conclusione dell'incontro che si è tenuto alla presenza del ministro Poletti. Tra le proposte, la revisione della 266/1991

Il Forum Terzo Settore ha incontrato lo scorso 19 marzo il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti per parlare di spending review, contrasto alle povertà e valorizzazione del terzo settore. Presenti all'incontro il portavoce del Forum Pietro Barbieri e una delegazione del Coordinamento nazionale, che si sono espressi con soddisfazione in una comunicato ufficiale sull'incontro. La necessità emersa è quella di instaurare un rapporto serrato tra il ministero e il terzo settore sulle politiche di welfare. Non sono mancati sul tavolo i temi della stabilizzazione e della eliminazione del tetto per il 5 per mille, delle funzioni già svolte dalla disciolta Agenzia per il Terzo Settore e ora in capo al Ministero, della manutenzione delle Leggi di settore, a partire dalla 383/2000 e 266/1991.
Il Forum terzo settore ha chiesto, tra le altre cose, una revisione della bozza sulla spending review proposta da Cottarelli. «Se la misura dell’aumento dei salari più bassi con un contributo in busta paga di 80 euro netti al mese è positiva – ribadisce il portavoce in un comunicato ufficiale –, siamo convinti anche che il piano non possa prescindere da una valutazione scrupolosa delle diverse condizioni delle persone e delle famiglie che se ne avvarranno. La diversità nel poter godere del taglio dell’Irpef è nei carichi familiari e nei bisogni assistenziali che solo un adeguato sistema di welfare è in grado di compensare. Un sistema sottofinanziato e senza prospettive per il 2015 sui fondi sociali (povertà, non autosufficienza, infanzia ecc) sul quale rischia di abbattersi anche la spending review»
Per quanto riguarda la questione sociale, e quindi l'emergenza del contrasto alla povertà, il Forum ha chiesto una visione d'insieme delle proposte avanzate negli ultimi mesi e un impegno nella ricerca delle risorse necessarie per un impegno strutturato nel tempo.
Sul tema della valorizzazione del terzo settore, il Forum ha chiesto di partecipare al processo di inserimento di lavoratori disoccupati e cassaintegrati. Stessa necessità per l'impresa sociale. «Abbiamo accolto favorevolmente la proposta di istituire un fondo di 500 milioni di euro, ma riteniamo necessaria una valutazione della duplice natura dell’impresa sociale – utilità sociale ma anche non profit – e la definizione di processi di applicazione».
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