Contro l'eradicazione selvaggia degli alberi
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
In bozza un esposto collettivo per combattere il maltrattamento arboreo del Salento. Le associazioni sono invitate a partecipare
Arriva dalla cittadinanza attiva del territorio una proposta di esposto da presentare alla Procura di Lecce contro la pratica dell'eradicazione selvaggia e il maltrattamento arboreo del Salento. L'iniziativa – ancora in fase embrionale – mira a coinvolgere associazioni e singoli cittadini attenti a un Bene Comune prezioso come l'ambiente.
Nella bozza di esposto, si chiede se sia possibile ravvisare elementi di dolo in seguito all'eradicazione degli alberi nei seguenti siti: piazza Partigiani (pini mediterranei), rione Castromediano (alberi piantati dai residenti tagliati senza alcuna ragione), circonvallazione di Lizzanello, zona di Botrugno (ulivi secolari), quartiere San Lazzaro (pini mediterranei), via Leuca, zona di Surbo, strada per Campi (8 pini monumentali sradicati ad opera delle FSE altri 13 pini in via di eradicazione), zona di Soleto (oltre 30 cipressi estirpati dalle ferrovie Sud Est), zona di Vernole e Melendugno (ulivi secolari) Galatina cipressi, gelsi e roseti per costruzione di villini da parte della Sant'Isidoro srl; Tricase (pini mediterranei in via Monteverdi) zona di Maglie (in programma estirpazione di 8000 ulivi e specie pregiate per far posto ad un'autostrada).
In Italia, i primi provvedimenti di tutela degli alberi monumentali si possono fare risalire alla Legge n. 1497 del 29 giugno 1939 sulla "Protezione delle bellezze naturali" che, negli elenchi previsti all'articolo 2) inserì di fatto fra le cose di "notevole interesse pubblico" alcuni dei più significativi patriarchi vegetali del nostro paese. Molte sono le legislazioni territoriali che si occupano di questo tema. In allegato, un utile documento sulla legislazione pugliese pubblicato dall'Associazione Patriarchi della Natura.
Per informazioni: artemisia_45@yahoo.it.
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