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L'Italia garantisca i diritti dei richiedenti asilo

Data: 27/02/2014
Categoria: Altre News

La richesta arriva al nuovo Governo da parte dell'Unhcr. A breve l'introduzione della normativa italiana delle nuove linee guida europee 

L'Italia ha ancora tanta, troppa strada da fare per far sì che i diritti delle richiedenti asilo e rifugiati siano davvero rispettati. Il monito arriva al nuovo esecutivo direttamente dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), che ha richiamato l'attenzione sulle gravi condizioni di accoglienza e integrazione di chi arriva in Italia sfuggendo da situazioni di guerra e persecuzione.

Il monito arriva in una nota in cui si richiede «di compiere una riforma strutturale del sistema di accoglienza, con l’introduzione di misure di sostegno all’inserimento sociale, al fine di colmare le gravi lacune che attualmente costringono molti beneficiari di protezione internazionale a vivere in condizioni di marginalità e disagio».

Sotto accusa anche la gestione degli arrivi via mare che dovrebbe essere pianificata strategicamente a lungo termine, evitando il susseguirsi di misure emergenziali e di allarmismo. È proprio via mare, infatti, che arrivano in Italia la maggior parte dei richiedenti asilo. Il Governo, inoltre, è chiamato a introdurre al più presto le direttive europee sull'asilo, approvate la scorsa estate. Un passaggio delicato anche alla luce delle recenti polemiche sull'eliminazione da parte del nuovo governo del ministero all'Integrazione.

Secondo il "Dossier Immigrazione" realizzato dal CSV Salento aggiornato a giugno 2013, nel 2011, tenendo conto della numerosità dei posti disponibili, la Puglia è la regione che accoglie il numero maggiore di rifugiati e richiedenti asilo: circa 15mila, il 24% ( dati del Rapporto Annuale del sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e rifugiati aggiornato al 2012, elaborato dal Ministero dell'Interno e dall'Anci). Di questi, 13mila sono accolti nei Centri di accoglienza/Centri di accoglienza richiedenti asilo (42% del totale degli accolti in Italia nei CDA/CARA).

In Puglia, i posti dei CDA/CARA sono circa 1700. Il Salento, da sempre terra di sbarchi, di frontiera e di accoglienza, ha visto negli ultimi anni aumentare il numero di richiedenti asilo politico: se nel 2011 erano 1757, nel 2012 sono passati a 2028, nei primi mesi del 2013 sono, invece, 598. Sempre secondo i dati diffusi dalla Questura di Lecce, i migranti richiedenti asilo direttamente negli uffici della Divisione Immigrazione sono stati 93 nel 2012, balzando a 340 nei primi mesi del 2013. Sono raddoppiate, inoltre, i dati relativi ai permessi di soggiorno: se nel 2011 sono stati 3079, nel 2012 sono arrivati a ben 6440 con un incremento percentuale del 109%.



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