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Protezione civile, nasce il Comitato regionale per l'emergenza

Data: 26/02/2014
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

L'associazione nazionale Vigili del fuoco in congedo chiede piani comunali aggiornati e un database condiviso

Nasce il Comitato operativo regionale per l'emergenza (Corecom), un organismo nato in seno al “Sistema regionale di protezione civile”. Ad approvarlo, il Consiglio regionale nella giornata del 25 febbraio 2014 che ha approvato una legge quadro che fornisce al sistema della Protezione civile un fondamentale contributo di chiarimento normativo dei ruoli, competenze e relazioni tra tutti gli attori protagonisti, evitando sovrapposizioni, ma anche vuoti.

«In questo senso – dichiara Guglielmo Minervini, assessore regionale con delega alla Protezione civile in una nota istituzionale – la legge costituisce un tassello essenziale nel cammino enorme compiuto in questi anni, che ha consentito alla Puglia, rapidamente, di dotarsi di un sistema di protezione civile particolarmente efficiente sui diversi rischi ambientali, in particolare il rischio legato agli incendi e recentemente il rischio legato al dissesto idrogeologico. Questa legge nasce – continua Minervini – per irrobustire il radicamento della culture della Protezione civile che non può significare più solo capacità di intervento nelle situazioni di calamità, ma governo sostenibile ed attento del territorio, cura sensibile delle sue ferite e prevenzione rispetto alle diverse forme di devastazione, ancor oggi piuttosto aggressive. La migliore Protezione Civile è quella che si fa prima, non dopo». Al centro, attività quali l'allertamento, la pianificazione dell'emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile e l'informazione della popolazione.

«C'è in atto un cambio di rotta – spiega Rocco Foti, presidente dell'associazione nazionale Vigili del fuoco in congedo – all'interno della Protezione Civile: fino all'anno scorso la maggior parte delle richieste di sostegno erano indirizzate all'acquisto di beni strumentali, da quest'anno invece la situazione è capovolta e si investe di più nella formazione dei volontari». Di recente approvazione, inoltre, le nuove disposizioni per il controllo sanitario dei volontari di Protezione civile.

Tra le iniziative proposte, l'inclusione nel concetto di prevenzione di tutte quelle attività che servono a mitigare il rischio e ridurre quindi al minimo la possibilità che si verifichino danni in conseguenza di eventi calamitosi. «Molti Comuni del Salento – continua Foti – non hanno ancora approvato i piani di Protezione civile oppure non sono costantemente aggiornati nonostante le condizioni di rischio cambino continuamente, sia per modifiche di assesto idrogeologico che per gli effetti della presenza dell'uomo sul territorio, come per i casi di abusivismo. Sarebbe importante, invece – propone Foti – tenere vivo in maniera costante il Piano comunale aggiornando i dati, senza aspettare che arrivi un'emergenza per intervenire. A questo, si aggiunge la possibilità di avere un database condiviso e interattivo a disposizione di tutti contenente non solo i dati relativi alle situazioni a rischio, ma anche aperto all'acquisizione di dati sulle risorse a disposizione di cittadini e imprese». Uno strumento utile non solo per ottimizzare le risorse, ma anche per coinvolgere la cittadinanza alla tutela del Bene Comune.

«Dovremmo riuscire a coinvolgere anche le aziende, che spesso hanno a disposizione macchinari e beni strumentali che, se dovutamente agevolati, potrebbero mettere a disposizione in caso di emergenza».



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