Si cambi il Piano Coste di Tricase!
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
La richiesta arriva dalle associazioni della città. Legambiente Cerianthus esprime fiducia nelle promesse di modifica del Comune

«Siamo sicuri che l'Amministrazione comunale rispetterà le promesse fatte e apporterà le giuste modifiche al Piano coste di Tricase che effettivamente, ad oggi, non è in linea con le necessità del territorio». Esprime fiducia Lorenzo Peluso, presidente dell'associazione Legambiente Cerianthus di Tricase rispetto a una situazione che sta accendendo la cittadinanza attiva tricasina. La bozza del Piano, infatti, prevede una serie di interventi particolarmente invasivi per un'area parco come quella di Marina Serra e propone un utilizzo intensivo della costa, tramite la conversione di buona parte della linea mare in stabilimenti balneari e la trasformazione morfologica di gran parte della scogliera. Previsti interventi di "spianamento tipo spiaggia", consistenti nel "modellamento della roccia mediante levigatura delle punte rocciose e/o nel riempimento delle fessure della roccia con trattamenti a strati sino all'intonaco a spiaggia", e di "intervento tipo piscina", ovvero "sbancamento a monte sino a raggiungere il livello del mare e quindi continuare la levigatura a mo di spiaggia sino ad una profondità di 1 metro circa e quindi il salto nel mare".
«Come tutte le associazioni della città – continua Peluso – stiamo collaborando mettendo a disposizione dell'Amministrazione le nostre idee per valorizzare la nostra costa in modo da costruire un Piano coste più adeguato. Quando inizieranno i lavori, inoltre, la nostra sarà una presenza importante perché vogliamo essere sicuri che vengano portati a termine nel migliore dei modi».
La questione Piano Coste di Tricase ha acceso numerose polemiche, soprattutto nelle ultime settimane. Ha raggiunto le mille firme la petizione online lanciata dall'associazione “Marina Serra” che chiede un Piano coste più rispettoso del territorio. «Non vogliamo dover assistere – si legge nella petizione – ad un nuovo scempio di un'altra parte del territorio della nostra provincia, come già avvenuto in altre località come Porto Miggiano. Crediamo che il futuro di Tricase - e di Marina Serra in particolare - sia legato a doppio filo ad uno sfruttamento sostenibile delle impareggiabili risorse naturali e paesaggistiche del luogo».
Le richieste di modifiche sono:
- Nessun intervento di alteramento morfologico, spianamento, modellamento, livellamento, sbancamento o levigatura della scogliera;
- Nessun intervento di cementificazione o altro intervento potenzialmente dannoso per il territorio e la fauna e flora locale, quale l’installazione di luci subacquee;
- Mantenimento della spiaggia libera in tutta l’area che va dalla località Lavaturo alla località Acquaviva (comprese);
- Nessun intervento di ristrutturazione che vada ad alterare la Torre Palane;
- Non più di una concessione per uno Stabilimento Balneare (SB) o una Spiaggia Libera con Servizi (SLS), da situare nell’area di costa extraurbana a nord del paese (in corrispondenza dello SB5 o dello SB6 previsti nel piano attuale);
- Obbligo di valutazione dell'impatto ambientale di ogni misura adottata, in applicazione della normativa vigente.
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