L'(auto)aiuto che cresce
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Dalle dipendenze ai disturbi alimentari: i gruppi di auto-mutuo-aiuto sono un fenomeno in continua crescita, in tutta Italia.

Ci sono quelli che si occupano di dipendenze, di disturbi alimentari, oppure di disagio esistenziale, depressione e altro ancora. Sono i gruppi di auto-mutuo-aiuto. Sono più di 10.000 in tutta Italia, due anni fa erano 8.000. Un fenomeno in continua crescita che coinvolge duecento mila persone. Generalmente nascono spontanenamente, con il passaparola. Le persone si ritrovano per lo più in abitazioni private per parlare di loro, dei loro problemi, dei problemi dei loro famigliari. Si cerca sostegno, conforto e strategie per affrontare il disagio, da chi sta vivendo lo stesso problema, sta percorrendo la stessa strada da chi ha già affrontato ostacoli semplicemente perchè c'è passato prima... Spesso sono gestiti da facilitatori, volontari abili a fare emergere le risorse di tutti i partecipanti. Ma è facile trovare gruppi gestiti, o meglio, facilitati da partecipanti che, nel tempo hanno acquisito sicurezza e abilità per per questo compito. E funzionano. In Italia come nel resto d'Europa sono diventati ormai un percorso di riabilitazione affermato. E con l'avvento della crisi i numeri sono in crescita. I gruppi più numerosi sono quelli che si occupano di alcolismo, se ne contano poco meno della metà, anche se negli ultimi anni si registra un aumento dei gruppi che sostegno le persone dipendenti dal gioco d'azzardo - slot machine in particolare - e quelli che sostengono coloro che vivono un disagio lavorativo. In Italia sono numerosi i gruppi di familiari di anziani, di disabili, oltre a quelli che si occupano di dipendenze. I gruppi sono lo specchio della realtà che cambia, cambiano i problemi, se ne aggiungono di nuovi, e nascono nuovi gruppi a testimoniare quanto sia importante incontrarsi, parlare, tentare di trovare risposte, anche piccole, per affrontare una quotidianità spesso molto faticosa. Attenzione a non confondere questi gruppi con il supporto, dovuto, del servizio pubblico. I gruppi di auto-aiuto, proprio perchè spontanei, proprio perchè formati da volontari, non hanno la velleità di sostituirsi al servizio pubblico che, può invece trovare arricchimento in questo prezioso servizio.
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