Mancano i fondi per l'assistenza ai rifugiati
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Il buco di 170milioni di euro è stato denunciato dal Centro Astalli insieme a decine di altre realtà associative e non solo che ne chiedono il reintegro

Quest'anno i progetti per l'assistenza ai rifugiati non potranno contare sulle risorse del Fondo Otto per Mille Irpef a diretta gestione statale. Un buco di 170milioni di euro causato da interventi legislativi che sono serviti a coprire provvedimenti di natura finanziaria promossi dal Governo, come il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese, il decreto sull'ecobonus e quello del Fare. La denuncia arriva dal Centro Astalli che chiede il reintegro delle risorse in base a quanto previsto dal nuovo Regolamento entrato in vigore il 1 gennaio 2014, insieme al Consiglio Italiano per i Rifugiati, l’Arci, le associazioni A Buon Diritto, Comitato per il Centro Sociale, Futura Salerno, l’Anci, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, l’Associazione Progetto Accoglienza Onlus, la Cgil Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna, la Cgil Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, la Cooperativa Impresa Sociale Ruah, la Cooperativa O.r.so. Società Cooperativa Sociale, Europe Consulting Onlus, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Fondazione Franco Verga Milano, il Gruppo Lavoro Rifugiati Onlus, Prime Italia, Xenia, associazione per lo studio e l’azione sulle migrazioni e lo Sviluppo.
La denuncia arriva in una lettera collettiva indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze e ai presidenti della Commissione Bilancio di Camera e Senato, in cui si chiede espressamente il reintegro delle risorse sottratte, che tra l’altro il Governo, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, si era già impegnato ad effettuare.
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