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Si rafforzi il lavoro del Day Hospital per i disturbi sull'identita' di genere!

Data: 19/11/2013
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

La richiesta arriva da Agedo Lecce, LeA Apertamente e Liberamente, Tif - Trans Italia Famiglie e Arcigay Salento – Terra di Oz per creare una rete locale per l’accoglienza della domanda nei territori, grazie al supporto delle associazioni

In occasione della presentazione della Giornata internazionale contro la Transfobia che si celebra il 20 novembre,  Agedo Lecce, Associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBT, LeA Liberamente e Apertamente, Tif – Trans Italia Famiglie e Arcigay Salento – Terra di Oz hanno avanzato una proposta per sostenere l'operato dell'Onig, il Day Hospital per i Disturbi dell’Identità di Genere del Policlinico di Bari. Unico centro nell'Italia Meridionale, l'ONIG si occupa delle persone transessuali sia da un punto di vista psicologico che prettamente medico-chirurgico, con un progressivo aumento della richiesta di sostegno e oltre 200 casi in carico e altre 30 in attesa di essere presi in carico. Una richiesta in continuo aumento, considerando che dal 2007 al 2011 si registra un aumento del 36% del tasso di utilizzo dell'unico posto letto e che è aumentata del 7% la richiesta di utenti fuori regione. Gli accessi al servizio, inoltre, sono passati da 181 nel 2007, 237 nel 2010 fino ai 404 nel 2011. 

«Il prezioso lavoro dell'ONIG – spiegano le associazioni – andrebbe potenziato per venire incontro alle tante persone bisognose di sostegno che ad oggi non riescono ad essere seguite correttamente. Il Centro, infatti, è operativo solo a Bari e accedere a questo servizio da altre parti della regione è impraticabile e dispendioso. La nostra proposta è di raccogliere le domande, in collaborazione con gli esperti dell'ONIG, offrire anche sui territori a sud e a nord di Bari la consulenza medica e psicologica alla transizione. Le associazioni di volontariato proponenti potrebbero raccogliere le richieste e concordare le visite con l'ONIG, diventando un punto di connessione con l'istituzione barese». 

L'indispensabile lavoro dell'ONIG favorisce la riduzione di alcuni rischi, tra cui ricorrere ad attività illegali per procurarsi il denaro necessario per proseguire l’iter, acquistare e assumere senza controllo terapie ormonali e andare incontro all’intervento chirurgico senza adeguato sostegno. Recenti ricerche ed indagini effettuate, in  particolare dal Movimento Identità Transessuale (MIT) di Bologna, hanno registrato una diminuzione della percentuale di prostituzione da parte di soggetti transessuali, che dall’80% si è attestata al 20%. Un sostegno adeguato, inoltre, riduce i comportamenti devianti come conseguenza della difficoltà che le persone transessuali incontrano nell’integrarsi nel tessuto sociale a causa di pregiudizi e stereotipi che li rendono vittime di fenomeni transfobici. Si è riscontrato, infine, una riduzione della criminalità, del rischio di diffusione di malattie infettive grazie alla continua prevenzione e al monitoraggio medico-specialistico. È fondamentale, infatti, il controllo da parte di specialisti che hanno maturato esperienza in questo campo.Nonostante i dati, però, il servizio deve costantemente fare i conti con il rischio chiusura a causa dell'oggettiva carenza di personale. Oltre a un Responsabile di Servizio, medico psichiatra strutturato, impiegato a tempo parziale e a uno psicoterapeuta e uno psicologo assunti con contratti precari, a prestare servizio presso l'ONIG ci sono soprattutto molti psicologi volontari e specializzandi in psichiatria.  




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