Si indaghi sulla mortalità per inquinamento ambientale!
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
La richiesta dell'associazione "Nuova Messapia" è ora un esposto in Procura accompagnato da 500 firme di cittadini che abitano tra Soleto, Galatina, Cutrofiano, Sogliano Cavour e Corigliano D’Otranto, l'area interessata alle emissioni industriali

L'allarme sulla mortalità per inquinamento ambientale nella provincia di Lecce è ormai altissimo. La martellante richiesta di volontari e cittadini è di fare chiarezza al più presto possibile sulle cause e di intervenire al più presto per attivare una exit strategy. Per questo motivo, l’associazione “Nuova Messapia” ha presentato in Procura un esposto a nome di 500 cittadini per indagare sulle emissioni industriali concentrate tra Soleto e Galatina che causano un costante incremento delle neoplasie al tratto respiratorio. L’associazione chiede analisi sistematiche su aria, suolo, sottosuolo e acque sotterranee. A sottoscriverla, 500 cittadini che abitano tra Soleto, Galatina, Cutrofiano, Sogliano Cavour e Corigliano D’Otranto hanno che firmato un esposto con cui chiedono alla magistratura controlli mirati a monitorare la reale salubrità dei luoghi, il rispetto dei limiti di eventuali sostanze tossico- nocive o semplicemente inquinanti, e comunque causa di potenziali rischi per la salute umana e ambientale. Il tasso di mortalità per inquinamento ambientale in queste zone, infatti, è più elevato di quello presente nella città di Taranto, così come risulta dai dati pubblicati nel Registro Tumori che dimostrerebbero come negli ultimi anni si sia riscontrato, un aumento significativo di casi di neoplasie. Si parla soprattutto di tumori polmonari e dell’apparato respiratorio. È in quest'area, infatti, che si concentra il 50% degli impianti dell'intera provincia ritenuti insalubri (Prqa - Piano regolatore della qualità dell’aria del 2008).
Nell’esposto si chiede di analizzare l’eventuale concentrazione di sostanze insalubri in atmosfera, nel suolo, nel sottosuolo, nelle acque sotterranee sottostanti, e di effettuare al più presto possibile analisi direttamente sulla popolazione attraverso lo studio del latte materno e del latte di animali (ovini, caprini, ecc...).
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