Legge di Stabilità, salta il taglio all'indennità
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Scompaiono dalla bozza approvata dal Governo le modifiche all'indennità di accompagnamento che avrebbero penalizzato ulteriormente le persone disabili
Il rischio, questa volta, era davvero alto. In ballo, le indennità di accompagnamento: come denunciato in un comunicato della FISH della scorsa settimana, agli ultrasessantacinquenni titolari di reddito superiore ai 40mila euro non sarebbe più stata erogata l’indennità di accompagnamento. Quella provvidenza ha una natura indennitaria ed è l’unico livello essenziale certo riconosciuto alle persone con disabilità. Non si sarebbe considerato che la disabilità è la prima causa di impoverimento e che una persona anziana, con grave disabilità, spende gran parte delle sue risorse, spesso intaccando il patrimonio, per garantirsi un’assistenza che lo Stato non offre.
Nell'analisi della bozza della Legge di stabilità in mano in questi giorni alle associazioni, impegnate ad analizzarla punto per punto, la modifica alle indennità è saltata.
Rimane ancora decisa la contrarietà per il risicato finanziamento al Fondo nazionale per le non autosufficienza, per il quale sono previsti 250 milioni, cifra inferiore a quella, già largamente insufficiente, approvata lo scorso anno. Oltre al finanziamento minimo previsto per il Fondo per le politiche sociali (300 milioni).
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