Crescono i minori stranieri non accompagnati
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Dopo gli sbarchi, è emergenza accoglienza dei tanti Misna giunti in Italia. Secondo i dati elaborati dal CSV Salento, nella provincia di Lecce il trend è in continua crescita

Conseguenza diretta degli sbarchi delle ultime settimane è la presenza di tanti minori stranieri non accompagnati in attesa di accoglienza e sostegno. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, dei 6297 minori arrivati sulle coste italiane a bordo delle cosiddette “carrette del mare” il 7 ottobre scorso, 4056 sono Misna, minori stranieri non accompagnati. Per far fronte a questa vera e propria emergenza, circa 118 famiglie hanno aderito al progetto “Bambini in alto mare”, promosso dall’associazione Ai.Bi., Amici dei Bambini, dichiarandosi pronte ad ospitare un bambino straniero. Tra le regioni più generose spiccano la Lombardia (18,26%) e la Sicilia (16,52%), seguite da Lazio ed Emilia Romagna. Milano e Palermo le città più accoglienti. Manca, però, una “cabina di regia” che sia in grado di dare strumenti ed indicazioni chiare su come procedere per dare una risposta concreta sia alla generosità delle famiglie sia ai bisogni dei tanti minori non accompagnati. Una necessità tanto più stringente se si pensa che il fenomeno degli sbarchi sulle nostre coste è in continuo aumento. Come ha ricordato il parroco di Lampedusa, Stefano Nastasi, “sta cambiando il fenomeno migratorio. Arrivano sempre più bambini. E dalla Siria sbarcheranno ancora più famiglie con minori”.
Secondo l'ultimo aggiornamento del dossier “Uomini. O no?” realizzato dal Centro Servizi Volontariato Salento lo scorso luglio sullo stato dell'immigrazione nella provincia di Lecce, il numero di minori stranieri non accompagnati cresce costantemente sul territorio. Secondo i dati forniti dalla Questura di Lecce relativi al 2012 sono 323 minori stranieri non accompagnati. Nei primi mesi del 2013, inoltre, se ne sono aggiunti altri 37. Un trend in aumento considerando che nella provincia di Lecce sono stranieri il 45,8%, quasi la metà di tutti i minori stranieri presenti in regione, con 265 presenze. Sempre secondo l'indagine regionale, cresce del 107% la presa in carico residenziale per i minori stranieri. Nelle Comunità educative vi è accolto oltre il 60% dei 1.842 minori accolti in strutture residenziali, di cui il 35% risulta essere straniero e tra questi una componente significativa, l’86% è rappresentata da minori non accompagnati. Circa il 40% dei minori fuori famiglia viene preso in carico mediante affido familiare (-10% rispetto alla rilevazione del 2007 per i minori in generale, e addirittura -34% dei minori stranieri). In Puglia, i percorsi di affido familiare riguardano 1.239 bambini, di cui solo 76 (il 6,2%) sono minori stranieri.
Nel corso del 2011, inoltre, il numero di minori stranieri non accompagnati richiedenti e titolari di una forma di protezione accolti nei progetti dello SPRAR è stato pari a 312 (di cui il 97% di sesso maschile), contro i 253 del 2010. La questione dei minori non accompagnati richiedenti o titolari di una forma di protezione è un fenomeno spinoso a livello nazionale: nel Bel Paese sono circa 3.000 i posti SPRAR dedicati a loro ma in provincia di Lecce, terra di frequenti sbarchi, i posti sono solo 10.Nonostante, l'evidente insufficienza dei servizi, la rete territoriale è sempre riuscita ad assorbire la richiesta. Rispetto alla percentuale nazionale, in Puglia i minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo (MSNARA) accolti nella rete SPRAR sono in tutto circa il 16%. Sul territorio regionale sono tre le strutture predisposte, di cui due nelle province di Lecce e Brindisi, precisamente a Carmiano e a San Pietro Vernotico. La presenza delle due strutture sul territorio salentino è giustificato anche da una delle peculiarità del territorio, quella di essere terra di sbarchi.
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