Puglia libera da Ogm
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Alla campagna lanciata dall'associazione S.U.M. - Stati (Popoli) Uniti del Mondo hanno risposto oltre 100 Comuni sul territorio regionale per promuovere l’agricoltura biologica e la salvaguardia dei semi originari

Ad oggi, sono 108 i comuni della Puglia che hanno aderito alla Campagna “Puglia libera da Ogm”, il 40% considerando i 258 Comuni presenti su tutto il territorio regionale. Una conquista possibile grazie alla campagna “Regioni libere da Ogm”, ideata e promossa dall'associazione S.U.M. - Stati (Popoli) Uniti del Mondo che promuove l’agricoltura biologica e la salvaguardia dei semi originari come unica e vera via di uscita ai problemi dell’inquinamento della Terra, della fame nel mondo e delle malattie.
La campagna è stata ideata e promossa in seguito all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2009, del nuovo Regolamento Europeo 834/2007che estende anche ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9% di OGM (Organismi Geneticamente Modificati), senza obbligo di segnalarlo in etichetta, come già avviene dal 2003 negli alimenti e mangimi convenzionali.Gli alimenti biologici possono dunque essere etichettati come tali anche se contaminati da materiale transgenico. È evidente che la tolleranza di OGM negli alimenti e nei semi biologici è una contraddizione in quanto, per sua natura, il prodotto biologico non può contenere il DNA transgenico, nemmeno in tracce. Queste nuove norme privano i cittadini della libertà di scegliere di non mangiare OGM, che rappresenta un diritto prioritario e irrinunciabile.
La Corte Costituzionale ha legittimato quelle Regioni che si sono dichiarate libere da OGM, al fine di garantire la presenza sul mercato di prodotti 100% OGM FREE. C’è quindi la concreta possibilità di vietare qualsiasi forma di contaminazione OGM partendo proprio dalla Regione in cui si risiede.La campagna ha come obiettivo la presentazione, alle singole amministrazioni regionali, di precise richieste allo scopo di ottenere un divieto chiaro, totale ed esplicito delle coltivazioni OGM, che escluda qualsiasi forma di eccezione (vedi campi sperimentali attualmente permessi e presenti anche in regioni che si sono dichiarate OGM FREE) e la tolleranza zero nelle sementi e negli alimenti biologici. I prodotti biologici d’importazione contenenti tracce accidentali ed inevitabili di OGM, devono dichiarare in etichetta queste contaminazioni.Una volta introdotti nell’ambiente gli OGM come materia vivente, infatti, non sarà più possibile ottenere per quella specie, in quell’area, vegetali geneticamente naturali, biologici, come riferisce la stessa Dir. 2001/18/CE: “dal momento che gli OGM inquinano irreversibilmente le aree agricole attraverso i semi e il polline”. Ogni seme, infatti, dà origine a una pianta che produce 5.000.000 di granelli di polline che, trasportati dalle api e dal vento, danno origine in breve tempo ad una diffusa contaminazione generalizzata. La contaminazione avviene anche attraverso il Trasferimento Genico Orizzontale ed è ancora più grave e subdola di quella che avviene attraverso i semi e il polline.
Le richieste, perché vengano prese in considerazione dalle amministrazioni regionali, devono essere supportate da una serie di documenti, presenti in allegato.
- DELIBERE DEI COMUNI in cui il Consiglio Comunale dichiara di aderire alla Campagna, condividendo le richieste da avanzare alla Regione di appartenenza. Potete scaricare una BOZZA DI DELIBERA COMUNALE di adesione alla Campagna da sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione
- LETTERA da inviare al Sindaco per richiedere l’adesione alla Campagna
- Il MODULO PER LA RACCOLTA FIRME dei cittadini dei Comuni ai quali si chiederà l’adesione alla Campagna attraverso contatti personali e banchetti appositamente organizzati per la raccolta firme
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