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La crisi non ferma le donazioni

Data: 07/10/2013
Categoria: Altre News

Secondo l'ultima indagine dell'Istituro Italiano della Donazione, nonostante il calo, le donazioni private rimangono la prima fonte di sostegno al mondo del non profit

Nonostante la crisi, la solidarietà degli italiani regge anche se con molte difficoltà. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio di sostegno al Non Profit dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) gli italiani, nonostante le difficoltà, continuano a donare le stesse cifre degli anni precedenti. Il calo, però si sente, soprattutto al Sud che registra un meno 14%, mentre al Nord il calo è del 3%. Nel 2012, i privati cittadini sono stati, comunque, la prima fonte di sostegno del mondo del non profit passando dal 50% dell’indagine precedente, al 60%. Tanto da superare i fondi donati dalla pubblica amministrazione. E proprio alla diversa generosità tra donatore pubblico e privato sarebbe da imputare la diminuzione delle entrate totali nei bilanci 2012. 

Su 200 organizzazioni monitorate, nel primo semestre del 2013, il 415 di queste riconosce nella minore disponibilità economica del donatore, la causa principale di una raccolta fondi più difficile. Di queste imprese, il 37% denuncia grandi sforzi per allargare la base dei propri donatori e il 7% dichiara la perdita di donatori fedeli. Un calo delle donazioni che mina soprattutto il mondo del volontariato: solo il 21% delle ONP  stima di aver raccolto di più dai privati, contro un 32% che dichiara invece un peggioramento.

«Il Terzo Settore italiano conta oltre 300mila organizzazioni attive, quasi un milione di occupati e cinque di volontari, per un valore economico stimato intorno al 5% del Pil, – ha commentato il Presidente dell’IID Edoardo Patriarca – Non può essere relegato a fanalino di coda del sistema produttivo nazionale». 



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