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I pugliesi? Antirazzisti e costruttori di pace

Data: 22/07/2013
Categoria: News CSV Salento

E' quanto emerge dal Dossier Immigrazione 2013 e dal sondaggio condotto dal CSV Salento e Eurispes Puglia

Non è davvero un caso che negli anni Novanta il Salento sia stato candidato al premio Nobel per la pace per essersi distinto nell’accoglienza di quelli che erano i primi migranti approdati attraverso le nostre coste sul suolo italiano. Lo conferma, a 20 anni di distanza, il sondaggio effettuato dal CSV Salento e da Eurispes Puglia tra il 16 e il 17 luglio scorsi, un’indagine campionaria condotta su 340 cittadini pugliesi sul razzismo in Puglia e presentata, assieme al dossier Immigrazione domenica 21 luglio a Lecce alla presenza della ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge. Il sondaggio ha identificato, nello specifico, l’episodio di razzismo ai danni della ministra Kyenge per opera del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli.

I risultati sono inconfutabili: l’81% dei cittadini pugliesi condanna senza esitazione gli insulti razzisti del leghista, reputandoli “atti razzisti ingiustificabili” e il 67% ritiene gli insulti e l’atteggiamento razzista assolutamente incompatibili con la carica di vicepresidente del Senato della Repubblica italiana. Le fasce di età più risolute nella condanna degli insulti razzisti sono quelle tra i 26 e i 40 anni e tra i 41 e i 60 anni.

Non è certamente per noi una sorpresa – commenta Luigi Russo, presidente del CSV Salento. La nostra terra si conferma frontiera del Mediterraneo, terra ponte, approdo di quella convivialità delle differenze che don Tonino Bello ha saputo raccontare e interpretare in maniera esemplare. Ed è proprio dal dialogo che occorre ripartire, l’unico strumento vero di confronto e di incontro, l’unico mezzo per valorizzare le differenze e per azzerare l’insidiosa e subdola cultura del razzismo, per disimpararla. È questo anche il senso di questa giornata alla presenza del ministro Kyenge che, con la sua presenza, riconosce il ruolo attivo dei volontari e del Terzo settore salentino, fautori di quotidiane fatiche per la tutela e il riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini. Abbiamo voluto raccontare al ministro – conclude Luigi Russo – come  i volontari salentini e pugliesi sono impegnati costantemente e su tutti i fronti per fare del dialogo lo strumento culturale del riconoscimento universale dei diritti”.

Leggerò con molta attenzione il dossier del CSV Salento – ha detto in apertura la ministra per l’Integrazione Cécile Kyengeper poter esportare le buone prassi di questo studio nel resto del Paese. Bisogna uscire fuori dall’ottica dell’emergenza, qui non si parla più di migranti o di persone immigrate ma di cittadinanza e di nuove povertà: questo è l’argomento che l’Italia e l’Europa devono affrontare al più presto”.

In allegato i dati del sondaggio

 




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