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La forza riformatrice della cittadinanza attiva

Data: 15/04/2013
Categoria: Un libro a settimana

Nel suo libro Giuseppe Cotturi racconta uno dei paradossi italiani: alla crisi dei sistemi politici corrisponda una presa di coscienza dei cittadini che  partecipano alla vita pubblica con le associazioni 

Nella recensione sulla pagina della casa editrice si legge: "Questo libro, con la forza di un’analisi giuridica e sociale rigorosa, delinea una sorprendente interpretazione storico-politica, getta le basi di una nuova teoria politica e delle istituzioni e si propone come “manifesto” di una possibile nuova stagione del volontariato e dell’associazionismo di Terzo Settore".

Di fatti, l'autore, Giuseppe Cotturi, racconta come al declino dei sistemi politici corrisponda la nascita e di organizzazioni, anche piccole, di cittadini che vogliono partecipare alla vita pubblica e che riescono,  seppur con il loro debole ma costante lavoro, ad influenzare la politica.  

“…nella costituzione italiana la parola Repubblica è la più estesa e comprensiva. Non identifica solo lo Stato, o l’insieme degli apparati pubblici. Con essa si richiamano anche tutti i soggetti che animano la vita collettiva e concorrono a costituire la organizzazione economica sociale e politica della comunità nazionale: le famiglie, le associazioni, i sindacati, le imprese, i partiti. I cittadini e il popolo. Gli “enti intermedi” e le istituzioni. Tutte le persone e tutti i poteri sono chiamati a impegni di solidarietà. Quando diciamo “la Repubblica” non dovremmo sentire estraneità, ma come canta Francesco De Gregori dovremmo sapere che “la storia siamo noi”. Una parola dunque che evoca coralità e partecipazione, pluralismo e interazioni, responsabilità diffuse e condivise, ciascuno al suo livello e secondo le sue possibilità: un universo ricco di identità tradizioni e speranze di futuro. Quando all’art.3 della costituzione si dice che la Repubblica rimuove gli ostacoli che di fatto impediscono la partecipazione di tutti alla vita pubblica, si intende che non solo i pubblici poteri siano tenuti a questo compito di cura e sostegno dello sviluppo delle persone, ma appunto tutti noi, tanto più quanto più ciascuno senta d’avere in parte nelle proprie mani la possibilità di modificare le condizioni di fatto che impediscono la crescita e la partecipazione di altri. Quella dell’art. 3 è la norma basilare per l’indirizzo della vita pubblica”.

Il brano del libro riportato, accredita le organizzazioni, che vengono indicate come la speranza per il futuro, uniche in grado di invertire la tendenza e capaci di dare uno stimolo e nuove proposte per uscire dalla crisi. 


Carocci Editore

COLLANA: Biblioteca di testi e studi (836)
Pagine 160

Prezzo€ 18,00



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