L'Arci biblioteca di Sarajevo nel Comitato Beni comuni
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'associazione, sempre attiva per le tematiche ambientali, magliese aderisce al Comitato e in una lettera aperta a tutte le istituzioni chiede il rispetto dei luoghi con opportune iniziative legislative

L'Arci-Biblioteca di Sarajevo, aderisce al Comitato nazionale dei Beni Comuni e con una lettera pubblica ha invitato le Istituzioni ad essere più sensibili alla difesa del territorio e del paesaggio quali beni comuni da preservare per le future generazioni.
"Il territorio va difeso con opportune iniziative legislative e con un controllo costante sugli interventi che si reputano necessari. Con questo spirito l'associazione ha presentato nei mesi scorsi una denuncia-esposto per come sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza del costone a Porto Miggiano. Abbiamo invitato la Magistratura ad accertare, tra le altre cose, che non si siano effettuati lavori fuori dalle autorizzazioni concesse dagli Organi preposti perché, da quanto a noi risulta - si legge nella lettera -, non era stata per nulla autorizzata la creazione di una spiaggia con materiale proveniente dagli stessi lavori per la mancanza di uno studio appropriato sugli effetti che le polveri trasportate dalle correnti marine avrebbero provocato alla flora e alla fauna acquatica. Altro motivo di preoccupazione è la decisione di urbanizzare a Maglie l'area prospiciente al viale delle Franite e di prevedere la creazione di un centro commerciale nelle immediate vicinanze del parcheggio interrato di via Otranto".
La lettera continua raccontando le varie iniziative a favore dell'ambiente intraprese dall'associazione.
"Sarebbe necessario che le nostre città si dotassero di cinture verdi, come è stato realizzato con successo in molte parti della Gran Bretagna e come previsto dal Piano Regionale della Puglia, per bloccare lo sviluppo edilizio oltre ogni limite e coniugando esigenze abitative e tutela del territorio. Anche la costruzione di nuove strade o l'adeguamento di quelle già esistenti dovrebbe tener conto di questi punti per non sacrificare sull'altare del profitto l'ambiente, il territorio ed il paesaggio - conclude la missiva -. Questi ultimi sono beni comuni che meritano rispetto e che non possono essere danneggiati per interessi di pochi".
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