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Cena al buio, pretesto per l'appello Uic

Data: 14/03/2013
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Il consigliere dell'Unione italiana ciechi, sezione di Lecce parla delle barriere architettoniche presenti in città e chiede l'intervento dei vigili per punire gli automobilisti che parcheggiano male

Lo spunto per lanciare un appello all'amministrazione comunale di Lecce, affinchè possa attuare delle politiche per i non vedenti è dato dall'appuntamento fissato per domani sera presso l'hotel Delle Palme. Lì è stata organizzata una cena al buio, per sensibilizzare i cittadini  e far prendere coscienza degli ostacoli che i non vedenti devono affrontare ogni giorno.

«Prima di entrare nella salaal buio – racconta Davide Dongiovanni, consigliere dell'Unione italiana ciechi, sezione di Lecce – gli ospiti saranno “istruiti” sulle modalità di svolgimento della cena e dovranno obbligatoriamente spegnere telefoni cellulari e privarsi di qualunque altra fonte di luce: il rischio è di vanificare tutti i nostri sforzi, facendo perdere di senso alla manifestazione». La cena rappresenta un'esperienza edificante per chi vuole mettersi nei panni di chi non vede e capire quali sono le difficoltà che affrontano. 

«Sono ancora tante le barriere architettoniche che noi non vendenti dobbiamo affrontare - continua Dongiovanni, che nell'unione si occupa proprio delle barriere -. In particolare, quella che noi denunciamo più spesso, è legata alla mobilità. Il primo problema di un non vedente è riuscire ad essere autonomo negli spostamenti e a Lecce questo non è possibile per diversi motivi». 
Ogni persona ha il diritto di muoversi in modo autonomo, riuscire a recarsi nei luoghi d'interesse, sia il posto di lavoro come il bar o lo studio medico, senza necessariamente aver bisogno di qualcuno che lo guidi.  

«La possibilità di muoversi in sicurezza a Lecce è un problema, in primis per gli attraversamenti stradali - spiega Dongiovanni - nessuno è ben segnalato sul marciapiede, per farlo bisognere utilizzare un terreno rivelabile al passo; per non parlare poi della difficoltà di attraversare in presenza di una rotatoria; inoltre mancano i semafori sonori».

Basterebbe costruire un percorso tattilo plantare sui marciapiedi, con i loges, ossia quei mattoni particolari  posti sui marciapiedi. A Lecce sono repsenti vicino la stazione e in alcune altre strade. Ma la barriera maggiore è data dell'inciviltà delle persone. «Oltre agli interventi urbanistici si dovrebbe pensare ad una sensibilizzazione dei cittadini - continua il consigliere -, l'amministrazione potrebbe punire le auto che parcheggiano in modo sbagliato, causando disagi non solo ai non vendenti ma anche ai ciclisti, mamme e disabili». Anche prendere un autobus è difficile: non essendo dotati di segnalatori acustici che indicano la linea. 

«Le nostre iniziative per sensibilizzare la gente continueranno - conclude Dongiovanni - intanto chiediamo: di creare una consulta comunale per vagliare le scelte urbanistiche; i semafori sonori e da parte dei vigili vogliamo più impegno per punire i cittadini negligenti». 



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