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Territorio zero

Data: 04/03/2013
Categoria: Un libro a settimana

I due autori, Livio De Santoli e Angelo Consoli propongono un manifesto per riattivare lo sviluppo territoriale, partendo da una visione innovativa nel rispetto delle risorse naturali

"C’è una constatazione preliminare da fare: il modello economico della seconda rivoluzione industriale è entrato in una crisi che è strutturale ed è fortemente intrecciata con la crisi energetica, climatica e ambientale. Oggi, senza essere catastrofisti, questa crisi rappresenta una minaccia per la civiltà come la conosciamo" - la frase è contenuta nella prefazione del libro di Livio De Santoli e Angelo Consoli.

Gli autori non vogliono essere catastrofisti, ma non vogliono nemmeno essere indulgenti. Sanno bene che se non si interviene subito, anche nel diffondere modelli culturali diversi, la situazione non può che precipitare. Partendo da questa constatazione i due vogliono proporre un modello per ripartire da capo. Azzerando, e da qui il titolo, tutto quello che c'è stato in precedenza e lo fanno proponendo un manifesto "fondato su basi tecnico-scientifiche, che suggerisce soluzioni operative alle nuove generazioni di amministratori degli enti locali". 

Sono quattro i punti fondamentali del programma per dare nuovo avvio alle attività economiche a livelo locale:

- Un nuovo modello energetico distribuito, che permetta di raggiungere la necessaria massa critica a partire dalle fonti rinnovabili secondo uno schema di rete e di comunità;

- Un nuovo modello agricolo basato sulla decarbonizzazione dei processi produttivi e la valorizzazione delle produzioni locali di qualità, capace di fornire ai coltivatori un accesso diretto al mercato per i loro prodotti e insieme un reddito decoroso;

- Un nuovo modello per la chiusura del ciclo di vita dei prodotti, che sviluppi quelle attività in grado di risparmiare, riciclare e riusare secondo i principi di «rifiuti zero»;

- Un nuovo modello urbanistico, che invece di alimentare il consumo del territorio, riqualifichi e migliori le condizioni delle strutture esistenti.

Territorio zero è un manifesto che deve impegnare chi lo sottoscrive a "realizzare un programma di sviluppo territoriale rispettoso delle risorse naturali in una visione innovativa".Con Territorio Zero gli autori vogliono promuove, "a partire dal livello locale, un’economia reale, in opposizione a quella virtuale e speculativa. Un’economia capace di valorizzare la produzione effettiva di beni e servizi per la comunità, attraverso la riduzione di: emissioni climalteranti, rifiuti, intermediazione parassitaria, disoccupazione, devastazione del territorio".

 

Editore: Minimum Fax

Pagine: 111



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