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Programmazione sociale: si ascolta il territorio

Data: 31/10/2007
Categoria: Altre News
Avviata nei giorni scorsi la prima fase del percorso verso il nuovo piano regionale delle politiche sociali. Entro novembre la prima bozza; l“approvazione prevista a gennaio 2008
Ha preso il via l“ascolto strutturato del territorio finalizzato alla definizione del nuovo piano triennale regionale sociale e programmato in seno alla Fiera del Levante lo scorso settembre. "» la prima volta che il mondo del volontariato viene chiamato ad una responsabilità forte, quella di contribuire alla programmazione delle politiche del territorio" è il primo commento dell“assessore alla solidarietà Elena Gentile, convinta che "puntare su questa importante risorsa della vita sociale pugliese, con le sue quasi 6.000 associazioni disseminate in tutto il territorio, non può che qualificare le politiche, incanalandole nella concretezza e nella rispondenza reale ai bisogni dei cittadini e delle cittadine". Questo patto tra la Regione Puglia e l“Osservatorio Regionale del Volontariato, le associazioni di volontariato, i Centri Servizi Volontariato pugliesi comincia a produrre i suoi frutti sul territorio. In provincia di Taranto si sono avviati i primi tavoli tecnici per l“ascolto strutturato e tematico delle associazioni. In provincia di Lecce "partiremo la settimana prossima convocando tutte le associazioni per aree di intervento secondo quelle linee guida la road map della programmazione condivise proprio in seno all“incontro pubblico di settembre" dice Loredana Capone vice presidente della Provincia di Lecce. Il percorso di programmazione che si è avviato in questi giorni è quello già sperimentato in occasione della programmazione regionale delle politiche di sviluppo per il sessennio 2007-13 e per la costruzione del nuovo sistema di norme regionali in materia di politiche sociali che ha riguardato le due leggi regionali, la n. 19/2006 e la n. 7/2007, sui servizi sociali e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Ma, come assicura Antonella Bisceglia dirigente regionale del settore sistema integrato dei servizi -"con una rinnovata e rafforzata connotazione di inclusione della cittadinanza attiva nel processo di definizione delle strategie e degli obiettivi della nuova programmazione sociale triennale, nella consapevolezza maturata che i bisogni, le fragilità sociali, gli spazi e i tempi della vita quotidiana hanno diritto di cittadinanza nelle scelte dei decisori politici". In questa prima fase l“assessorato alla solidarietà garantisce la partecipazione agli incontri, attraverso la presenza di dirigenti e funzionari sia ai fini di intercettare le diverse competenze, conoscenze e sensibilità diffuse sul territorio, sia ai fini di rendere accessibile e utilizzabile il grande patrimonio delle informazioni sulle politiche sociali già in atto nella regione (impegni e spese effettuate nell“ambito dei piani sociali di zona, quali servizi attivati, quali sinergie con altri fondi e altre iniziative regionali, etc.). L“ascolto, pur essendo arricchito dagli stimoli e dalle sollecitazioni provenienti da ogni singolo territorio, percorre binari strutturati per consentire di rendere omogenee e raffrontabili le informazioni raccolte. Un primo strumento messo a disposizione dei CSV e delle province, è una griglia di raccolta di domande per facilitare il confronto sulle aree di intervento (minori, famiglie e prima infanzia, dipendenze, anziani e non autosufficienti, disabilità e salute mentale, nuove povertà, immigrazione, azioni positive di genere), domande che vanno ad indagare dalle criticità emerse nella programmazione e nella concertazione dei primi piani di zona, ai nuovi bisogni sociali, alla dotazione di infrastrutture sociali, alle buone prassi. Tale percorso sarà, poi, affiancato dalla attivazione di tavoli di confronto e di lavoro condiviso con il sistema delle autonomie locali (ANCI, UPI, UNCEM), con il sistema della cooperazione sociale, attraverso i consorzi di cooperative sociali più rappresentativi a livello regionale, nonchè con le principali organizzazioni sindacali e, non ultimi, con i responsabili degli uffici di piano di zona per tutti gli ambiti territoriali. Entro novembre dovrebbe essere pronta la prima bozza del nuovo piano regionale che dovrebbe iniziare il suo percorso istituzionale a dicembre per essere poi approvato entro la fine di gennaio 2008. Ma gli obiettivi di questa nuova programmazione non si fermano al contributo per la stesura di un piano regionale delle politiche sociali più attenta ai bisogni di tutti. "La Puglia - dice l“assessore regionale alla solidarietà sociale Elena Gentile - ha bisogno di binari robusti su cui strutturare i percorsi di attività di tanta parte del volontariato, risorsa importantissima per il welfare pugliese. Per questo occorre che al più presto i centri di servizio assieme alle province restituiscano suggerimenti strutturati per una costruzione delle politiche e degli interventi più aderente ai bisogni e alle realtà".


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