Una petizione contro le strade inutili
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
"Il Salento non ha bisogno di nuove strade a quattro corsie, ma di uno sviluppo sostenibile": è il concetto base della petizione lanciata per bloccare i cantieri delle nuove strade

Una petizione per bloccare i canieri delle strade ritenute inutili. Il concetto sul quale fanno quadrato le 14 personalità che hanno lanciato la petizione è chiaro: «Il Salento non ha bisogno di nuove strade a quattro corsie, ma diun armonico sviluppo sostenibile».
Il primo progetto da bloccare è senza dubbio la Regionale 8 (Lecce-Melendugno), poi la Otranto-Gallipoli e la Casalabate-Porto Cesareo. I firmatari, inoltre, chiedono che venga rivisto il tratto Palmariggi-Otranto, della Maglie-Otranto e che la nuova 275, la «strada parco» la Maglie-Leuca, venga bloccata a Montesano Salentino.
Ecco i nomi di chi per primo ha firmato la petizione: il regista Edoardo Winspeare; Nandu Popu dei «Sud Sound System»; l'attore Mario Perrotta; i docenti universitari Elettra Ingravallo, Luigi A. Santoro, Cosimo Pagliara e Gabriella Sava; Roberto Valenti; Sebastiano Venneri, della segreteria nazionale di Legambiente; Chiara Idrusa Scrimieri di «Salviamo gli ulivi del Salento»; Alfredo Melissano di «Nuova Messapia»; il comitato «Io conto» di Ugento; Vito Lisi del «Comitato 275» e il direttore di«qui Salento» Roberto Guido.
La petizione recita:"Allarmati e indignati per le notizie di imminente cantierizzazione di nuove devastanti strade nel Salento, figlie di anacronistici progetti, vi chiediamo un intervento urgente per fermare questi scempi. Riteniamo queste opere veri e propri scempi, sia per l’inutile consumo di suolo, sia per lo sradicamento previsto di migliaia e migliaia di alberi, per la gran parte di ulivi, sia per la devastazione di campi e aziende agricole paradossalmente finanziate dagli stessi enti pubblici. Tali progetti sono un evidente danno per l’agricoltura e l’economia locale, e stridono fortemente con le previsioni urbanistiche e paesaggistiche della Regione Puglia e della Provincia di Lecce compromettendo la stessa immagine del territorio inteso come Parco Salento. Queste opere, peraltro, costituiscono un vero spreco di risorse pubbliche e di fondi europei, né tantomeno possono essere considerate occasione di vantaggi occupazionali, se non vacui ed effimeri. In ogni caso nulli se si considera che le ferite irreversibili al territorio comprometterebbero per sempre potenzialità di crescita e di sviluppo e, dunque, di stabili prospettive occupazionali".
Una volta raccolte le firme, sarnno inviate al commissario europeo per i trasporti Siim Kallas, al commissario europeo per l’ambiente Janez Potocnik, al presidente del Consiglio Mario Monti e ai presidenti di Regione e Provincia, Nichi Vendola e Antonio Gabellone.
La petizione si può firmare on line sul sito www.petizionepubblica.it/?pi=P2013N35702
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