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Legambiente parte civile per Punta Grossa

Data: 23/01/2013
Categoria: Altre News

Nel processo riguardante la presunta lottizzazione abusiva di Punta Grossa, presso Porto Cesareo, l'associazione ambientalista si schiera contro le speculazioni

Il presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini e Luigi Aquaro coordinatore del circolo di Porto Cesareo, hanno annunciato di volersi costituire parte civile davanti al giudice monocratico del Tribunale di Nardò, nel processo partito oggi e riguardante la presunta lottizzazione abusiva a Punta Grossa, presso Porto Cesareo. 

«Continuano a destare preoccupazione i ripetuti attacchi al nostro territorio sia da parte dei privati che delle società di costruzione, nonostante le proporzioni del fenomeno dell'abusivismo siano ridotte rispetto al passato» - hanno dichiarato in una nota pubblicata su un giornale i due ambientalisti.

La vicenda parte nel 2011: presso Punta Grossa vi era il progetto di costruire un residence da 50 milioni di euro, che prevedeva la costruzione di un complesso immobiliare con 304 appartamenti, corredati da un ristorante, piscina, solarium, campi da tennis e spazi verdi. Il 15 novembre 2011, però, la Guardia di Finanza pose i sigilli sugli edifici, eseguendo quanto presente in una disposizione del gip Cinzia Vergine, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Negro. In aprile 2012 furono poi notificati 1300 avvisi di conclusione delle indagini a progettisti, funzionari regionali e del Comune di Porto Cesareo. Gli investigatori coinvolsero anche i 120 proprietari dei singoli appartamenti.

«Nel rapporto ecomafia del 2012, la Puglia è terza con 683 infrazioni accertate, per un incremento del 20,7 per cento, 1040 persone denunciate, un arresto e 356 sequestri effettuati. Lecce è tra le province italiane dove si riscontrano maggiori infrazioni, al quinto posto con 229 infrazioni accertate, 413 persone denunciate e 131 sequestri effettuati» - affermano i rappresentanti di Legambiente che giustificano così il loro impegno e la volontà di costituirsi per combattere la speculazione edilizia. 



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