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Agedo, contro l'omofobia serve la legge e piu' informazione

Data: 21/01/2013
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Le dichiarazioni del professore di religione in un liceo di Venezia hanno scatenato una rivolta sul web e non solo. GianFranca Saracino, di Agedo Lecce, interviene e sollecita la classe politica 

«L'episodio accaduto nella scuola veneta è l'ennesima dimostrazione dell'assoluta mancanza di informazioni intorno al tema dell'omosessualità - commenta così GianFranca Saracino, presidente di Agedo Lecce, la notizia che ha fatto il giro della rete - sono passati ormai 20 anni da quando l'Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che l'omosessualità è una variante naturale del comportamento umano e ancora si sentono tali affermazioni». 

La frase alla quale si fa riferimento è stata pronunciata in un liceo di Venezia, da un professore di religione: il docente ha sostenuto che non si nasce gay, è una scelta diventarlo e per questo, chi pratica l'omosessualità, dovrebbe farsi curare. L'affermazione ha fatto il giro della rete, dopo che uno studente l'aveva riportata su un social network, suscitando lo scandalo e scatenando la protesta degli stessi studenti schierati subito contro l'omofobia.

«Purtroppo la mancanza di interventi nella scuola, di una diffusione corretta delle informazioni e della formazione dei docenti così come dell'educazione degli studenti - continua Saracino - portano a rafforzare pregiudizi. La classe politica è abbastanza sorda alla richiesta di fornire una maggiore informazione sul tema, gli interventi svolti nelle scuole sono stati sporadici e sono ancora pochi gli insegnanti illuminati che sanno trattare bene l'argomento. In questo modo, tutte le persone coinvolte pagano lo scotto della discriminazione». 

Gli studenti, alle parole del professore, però, hanno spauto rispondere: "L'unica cosa da curare è l'omofobia", ha sottolineato la Rete degli Studenti Medi di Venezia-Mestre.
«Sono contenta che ci sia stata una ribellione degli studenti. L'età del docente, non molto grande e la sua disciplina di insegnamento, insegna religione mi caricano di rammarico - continua la presidente di Agedo Lecce - perchè è sintomatico del fatto che ci sia un contrasto delle gerarchie cattoliche riguardo al tema dell'omosessualità, si fa discriminazione affettiva. Fortunatamente ci sono esempi come don Gallo, don Ciotti o don Santoro che non la pensano affatto così». La presidente continua il suo discorso facendo riferimento alla mancanza in Itlaia di una legge contro l'omofobia, a tutela di tutti gli omosessuali: "Non è più tollerabile che l'Itlaia sia fanalino di coda in Europa, con una legge il professore sarebbe già stato denunciato"
Saracino intravede una chiara volontà politica a non affrontare il tema e si augura che nel prossimo governo ci siano persone più sensibili e preparate. Che evitino di parlare dell'argomento senza scadere nel banale o nel contraddittorio. Come accaduto all'ex sindaco di Milano, Gabriele Abertini che ha dichiarato che da coppie gay nascno figli omosessuali.

«Gli omosessuali nascono da persone etero - commenta Saracino -. Ormai sono 100mila i bambini figli di omosessuali, l'omosessualità è una caratteristica della persona, non si sceglie. Questa gente si arroga la pretesa di avere la verità e non si rende conto di quanto condiziona il pensiero degli altri e di quanto faccia crescere gli stereotipi. Purtroppo ancora oggi si fa più leva sulla struttura della famiglia, che non sulla qualità. Come se la struttura bastasse a garantire il benessere - conclude - senza tener conto del valore affettivo che i componenti riescono a dare". 



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