Cerca nel sito:  

Finalmente il Piano regionale amianto

Data: 11/01/2013
Categoria: News Regione Puglia

Era atteso da circa 20 anni e la Giunta regionale lo ha licenziato pochi giorni fa

La Regione Puglia con atto di pochi giorni fa ha finalmente adottato il Piano regionale sull'amianto, molto atteso dai pugliesi per i casi di morte e malattia collegati a questa fibra. La Puglia è la prima regione in Italia a dotarsene e l'assessore regionale all'Ambiente non può che esprimere grande soddisfazione per il risultato raggiunto. «Il Piano – ha spiegato l’assessore – fa riferimento alla normativa nazionale; gli organismi competenti devono approvare la () ma questo non è un problema dal punto di vista dei tempi». La Commissione tecnico-scientifica interdisciplinare amianto per la redazione e l’attuazione del  Puglia è composta da quarantadue membri, più  altri novanta che costituiscono le autorità con competenze ambientali interessate  all’approvazione della VAS. L’iter è stato avviato nel 2005 con il censimento dei siti inquinati, sia attraverso i rilievi aerofotogrammetrici, sia con un piano di autodenuncia, tuttora incentivato. «Noi confidiamo nella coscienza civica dei cittadini. È una scommessa – sottolinea Nicastro -, un po’ come la raccolta differenziata. Inutile sperare che tecnici e politici abbiano bacchette magiche. Queste cose le dobbiamo fare non perché ci vengono imposte ma perché espressione di coscienza civile». 

Il Piano punta a individuare percorsi di legalità e attenzione alla salute e all’ambiente a disposizione dei cittadini, con particolare attenzione ai costi, rilevanti, dello smaltimento dell’amianto. Una riduzione di questi costi è stata individuata nella semplificazione amministrativa, cioè alleggerire i procedimenti burocratici e «creare e favorire il più possibile un mercato libero concorrenziale che serva a tenere i prezzi più bassi». Per questo si farà riferimento a un albo di aziende autorizzate: l’, la cui iscrizione per le imprese che operano specificamente nel settore della bonifica dei manufatti che contengono amianto è obbligatoria.

Alla voce riduzione dei costi di smaltimento, corrisponde anche la definizione di discariche suddivise per ciascuna provincia. «Vogliamo creare su base provinciale dei siti di conferimento definitivi, ma soprattutto cercheremo di recuperare quanto è recuperabile». 

Con delle tecniche innovative, l’amianto può essere reso inerte. Il prodotto così ottenuto è, per legge, considerato una materia prima secondaria riciclabile all’interno di prodotti industriali di largo uso come piastrelle ceramiche, mattoni, calcestruzzo.

«La Puglia – continua l’assessore – ha riorganizzato gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) su base provinciale (visto anche il congelamento della riforma degli enti Provincia n.d.r.) e anche per evitare il cosiddetto “cahiers de doléances” (in francese, quaderni delle lamentele – vedi Luigi XVI n.d.r.) continuo di chi non vuole che i rifiuti e in questo caso rifiuti speciali e pericolosi di altre province vadano in casa propria. Quindi ogni provincia lo gestirà in modo autonomo».



Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.