Scatta l'obbligo di soccorrere gli animali investiti
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Il commento di Raffaella Vergine, presidente di Zampa Libera, sulla nuova legge. "Bene, ma non basta un solo intervento per cambiare la sensibilità delle persone nei confronti degli animali"

La legge sull'obbligo di soccorso per gli animali investiti per strada è stata accolta con molto entusiasmo dagli aminalisti, ma non nascondono che ancora c'è molto da fare per dare la giusta importanza e dignità agli animali.
«Mi sembra più che appropriata questa legge, sono felice - è il commento di Raffaella Vergine, presidente dell'associazione Zampa Libera - fino adesso le persone considerando gli aminali alla stregua di oggetti, non avevano il senso morale e li lasciavano morire sofferenti sulla strada. In media, nella nostra provincia, muoiono tre cani a settimana, d'estate il numero aumenta».
E' stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il decreto attuativo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed entrerà in vigore dal 27 dicembre, la modifica del Codice della Strada che equipara lo stato di necessità di trasporto di un animale ferito a quello delle persona. Inoltre, è previsto anche l'uso di sirena e lampeggiante per le ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila.
La legge è un primo passo per il riconoscimento dei diritti degli animali, ma scalfire l'insensibilità delle persone è un lavoro duro.
«Alcuni lasciano gli animali di proposito sulla strada - continua la presidente - proprio per far trovar loro la morte. L'italiano medio ha bisogno della legge, delle costrizioni per poter rendersi conto delle cose. Purtroppo ancora non c'è una maturità tale da poter intervenire senza l'obbligo di una legge. Cosa che non succede in altri Paesi europei. Serve la legge per educare, adesso mi auguro che ci siano le prime denunce».
Il decreto ministeriale fissa anche le caratteristiche delle autoambulanze veterinarie, le cui attrezzature specifiche saranno individuate dal ministero della Salute, la certificazione anche successiva dello stato di necessità di intervento sull'animale da parte di un veterinario e gli stati patologici che fanno scattare questo riconoscimento, ossia trauma grave, ferite aperte, emorragie, alterazioni e convulsioni.
«C'è ancora molto da fare, comunque: specialmente qui il problema del randagismo, una delle cause principali delle stragi per strada, è ancora irrisolto e i politici non si impegnano per trovare soluzioni. Così come non si affronta la questione dei canili, dove gli animali vengono tenuti in condizioni didsastrose - e conclude Vergine -. Si fanno interventi una tantum e non si mette a punto una legge quadro strutturale per gli animali».
Torna all'elenco delle notizie