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134 indicatori del benessere della società italiana

Data: 02/07/2012
Categoria: News dal Csvnet

Sono stati individuati da Istat e Cnel insieme al mondo dell'associazionismo per rappresentare le 12 dimensioni del benessere equo e sostenibile. 

Come si misura il benessere equo e sostenibile? A fornire gli indicatori per definirlo, l'Istat e Cnel hanno individuato 134 indicatori per rappresentare le 12 dimensioni del benessere equo e sostenibile del nostro Paese e per fornire un quadro dettagliato delle condizioni di vita in Italia. Non più solo Pil, quindi, ma parametri che diano un'immagine sempre più precisa e aderente alla realtà e del progresso vero di una società.
L'analisi deve essere, dunque, integrata con altri indicatori dei fenomeni che influenzano la condizione dei cittadini, quali ambiente, salute, benessere economico, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, relazioni sociali, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizi, politica e istituzioni. Queste 12 dimensioni sono state declinate in una serie di indicatori atti a fornire informazioni dettagliate sulla qualità della vita delle persone, complessive di tutti gli ambiti in cui un cittadino si trova ad agire.
Il progetto ha visto anche la realizzazione di un sito internet, www.misuredelbenessere.it, che offre una descrizione chiara e specifica delle singole dimensioni e dei relativi indicatori, consentendo a cittadini, istituzioni, centri di ricerca, associazioni, imprese di contribuire a definire “che cosa conta davvero per l'Italia”.
I nuovi indicatori sono poi il frutto del lavoro di un Comitato di indirizzo sulla misura del progresso della società italiana in cui l'Istat ha svolto il ruolo di coordinamento scientifico, mentre il Cnel ha rappresentato il punto di riferimento fondamentale per la sintesi delle diverse istanze della società.Il Comitato è composto da rappresentanze delle parti sociali e della società civile: non solo, quindi, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, ma anche associazioni di volontariato, associazionismo femminile, associazioni ambientaliste, che per la prima volta hanno lavorato insieme per l'individuazione del set di indicatori fondamentali per misurare il benessere. L'obiettivo del Comitato, in analogia a quanto sta avvenendo in altri paesi, è stato quello di sviluppare un approccio multidimensionale e condiviso basato sul concetto di "benessere equo e sostenibile" (Bes), ovvero un nuovo modo per leggere la realtà affiancando alle misure economiche una serie di indicatori non economici fondamentale anche nella progettazione delle politiche pubbliche.Il primo Rapporto sul benessere in Italia che terrà conto dei 134 nuovi indicatori sarà presentato da Istat e Cnel nel mese di dicembre.



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