Cerca nel sito:  

"Un'alleanza tra le Fondazioni e il Volontariato"

Data: 25/05/2012
Categoria: News CSV Salento

In un'intervista all'emittente Mondoradio, il presidente del CSV Net Stefano Tabò interviene sulla crisi del nostro paese e dice che tra Fondazioni e Volontariato deve nascere una vera "alleanza" per la costruzione dei Beni comuni. Intanto dal 25 al 27 maggio a Bologna i CSV si incontrano per discutere del loro futuro

Com'è che i volontari sono amati e coccolati nei momenti di crisi, nei momenti difficili del Paese, quando c'è un terremoto, quando c’è una emergenza sociale, quando c’è una emergenza educativa: tutti sono pronti a dire la loro “fede” verso i volontari. Ma quando cambia il vento dei volontari non ce ne occupiamo più. È questa una lettura corretta?

 La cosa vera è che il volontariato è sempre presente nelle trame della nostra vita sociale, del nostro Paese, dove si costruisce lo sviluppo autentico dei nostri territori. Spesso è una presenza silenziosa, quasi abitudinaria. Nei momenti di difficoltà, in cui ci s'interroga di fronte a delle emergenze o degli abissi (quello che ci capita in questo tempo è proprio un abisso, è qualcosa che toglie il fiato) naturalmente accade che al volontariato si fa grande affidamento. E di fronte a un abisso, che rileva un disorientamento, o il diniego del valore della vita umana che è passato attraverso la violenza verso il prossimo, tutti noi ricerchiamo delle risposte, dei valori, una speranza. La presenza del volontariato viene riscoperta come una delle componenti autentiche del tessuto sociale sano del nostro Paese. Certamente non un volontariato occasionale ma un volontariato che nell'emergenza sa farsi nuovamente parte attiva, concreta.

Peraltro l’85% degli italiani ha fiducia nel volontariato mentre purtroppo ne ha pochissima nei confronti della politica (6%), degli imprenditori, delle banche. Ma è vero che il sistema dei CSV d'Italia, importante motore dello sviluppo dell’associazionismo volontario, che si regge con risorse provenienti dagli utili delle Fondazioni Bancarie, rischia di essere penalizzato se non annullato?

 Indubbiamente c'è uno stato di crisi che sta attraversando l'Italia, l'Europa e il mondo. Di questa crisi economica noi subiamo gli effetti per quanto riguarda le risorse e i ricavi delle Fondazioni Bancarie. Premetto che il sistema dei CSV deve in questo momento fare un vero e proprio salto di qualità, dopo tanti anni di esperienza, per diventare più efficaci ed efficienti. Ma dico anche che le Fondazioni bancarie devono fare da parte loro un salto di qualità per sostenere la presenza dei CSV: occorre passare da un adempimento  di un  obbligo di legge a un vero e proprio sostegno, a un vero investimento. Lo so che il momento è difficile, ma proprio per questo e anche per il valore che il volontariato porta per l’intero tessuto sociale, occorre passare dalla  pratica di un obbligo dettato da una norma al convincimento profondo dell’importanza dei CSV; occorre passare da un accordo a un'alleanza vera e propria che lega il mondo del volontariato e del Terzo Settore alle Fondazioni Bancarie  e che fa entrare definitivamente il servizio e la presenza dei CSV nel mandato istituzionale delle Fondazioni Bancarie. Credo che questa sia la chiave di volta, dove ci si riconosce l'un l'altro e si vede nel sostegno del volontariato una risposta strategica per il nostro paese. Il volontariato è un giacimento di buone pratiche, di relazioni, di valori di cui il nostro Paese ha bisogno oggi più di ieri. Dunque o l'accordo si sposta su questi binari, su questi orizzonti di condivisione oppure la crisi prima o poi investirà pure il sistema dei CSV, già fortemente ridimensionato, e attraverso il sistema dei CSV colpirà anche l’esercito di 4 milioni di volontari presenti in Italia. Io però ho fiducia nelle Fondazioni, penso che arriveremo a trovare insieme risposte concrete per dare stabilità all’intero sistema, perché nella stabilità si può pianificare e programmare risposte giuste e anche avviare i processi di cambiamento che il mondo dei CSV in questo momento di passaggio deve immaginare verso se stesso, per essere sempre maggiormente capace di corrispondere alle attese, alle esigenze, alle qualità che vengono richieste.

Quando parliamo del sistema dei CSV in Puglia, che esiste da poco più di 5 anni. La recente ricerca della Regione Puglia sul volontariato ha registrato in questi ultimi anni un incremento numerico delle associazioni, dei volontari, della legalità e trasparenza, dell’efficacia, segno che i soldi delle Fondazioni hanno portato importanti frutti.

Sì, questi sono effetti riscontrati in tutto il paese, e sicuramente sono da ascrivere al lavoro dei CSV. Proprio perché nella loro logica e nella loro istituzione non c'è l'attenzione ad un unica associazione o un singolo settore di volontariato ma il mandato è quello di sostenere la complessità , l'insieme delle organizzazione anche nella capacità di fare rete tra loro, con le istituzioni e le altre componenti sociali ed economiche. La sfida è quella di superare gli steccati storici che facevano vedere il nostro mondo in maniera un po' segmentata e divisa. Uno dei ruoli del volontariato potrebbe essere anche quello di facilitare le relazioni tra le diverse componenti, perché la salute e la capacità di un paese di superare le difficoltà devono essere viste in maniera armonica, in maniera complessiva, perché non ci si salva da soli.

 

a cura di

Luigi Russo

 

In allegato il file audio dell'intervista

Documenti allegati:


Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.