Csv.Net, a Bologna la conferenza su "La frontiera dei territori"
Categoria: News dal Csvnet
Dal 25 al 27 maggio la Conferenza del Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato
Si terrà a Bologna dal 25 al 27 maggio la Conferenza annuale del Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato (Csvnet), che riunisce e rappresenta oltre il 90% dei 78 Centri di Servizio per il Volontariato (Csv) presenti in Italia. Obiettivo della Conferenza è “offrire l’occasione per individuare piste innovative per l’evoluzione delle attività dei Csv, a supporto di un volontariato capace di mettere a sistema il proprio impegno per un nuovo modello di partecipazione civile e coesione sociale”.
Tema scelto quest’anno per l’incontro è “La frontiera dei territori”. “Sono proprio i “territori” - commenta Stefano Tabò, presidente Csvnet - dove il volontariato è irrinunciabilmente radicato, la vera “frontiera”. Una sfida che apre, però, a prospettive innovative e ad una appartenenza più ampia. Per questo - continua - Csvnet ha deciso di preparare questa Conferenza raccogliendo più di 280 buone prassi dei propri soci, che saranno condivise a Bologna e permetteranno di mettere in comune esperienze e strumenti nati dalle iniziative dei singoli Csv”. Nella giornata del 26 maggio si parlerà di “Le opportunità per la rete dei Csv”, in cui verranno presentati alcuni progetti e protocolli d’intesa avviati Csv con diverse realtà istituzionali al fine di “essere sempre di più al servizio del volontariato”.
"Il momento per i CSV è abbastanza critico - dice il presidente di CSV Salento Luigi Russo - anche per effetto della crisi che sta colpendo le Fondazioni Bancarie, la principale fonte di finanziamento del nostro sistema. Ma non è il momento di battere in ritirata, aspettando momenti migliori. Questo è invece il momento dello sviluppo di percorsi di qualità e di efficienza. Il CSV Salento è in prima linea su questo fronte, sia nella razionalizzazione delle spese, sia nella capacità di diventare soggetto propositivo di politiche innovative sul territorio. Se ognuno di noi farà la sua parte, se sapremo svolgere in piene le nostre finalità superando frammentarietà e inefficienze, il sistema non potrà sgretolarsi e le Fondazioni sicuramente saranno portate, per il senso di responsabilità che le ha sempre contraddistinte, a trovare la volontà e le risorse per sostenere un sistema, con i suoi 4 milioni di volontari, che produce Bene Comune e di cui il Paese ha oggi estremo bisogno".
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