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Il paesaggio dimenticato

Data: 23/02/2012
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Secondo il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio il decreto su liberalizzazioni e infrastrutture immiserisce la tutela del territorio. Tante le questioni aperte nel Salento
Cresce la preoccupazione per i provvedimenti contenuti nel Decreto Legge sulla Concorrenza, le Liberalizzazioni e le Infrastrutture (n° 1/2012). A lanciare l'allarme la rete delle 589 Organizzazioni che danno vita al Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e alla Campagna nazionale denominata "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori" di cui fanno parte numerose associazioni pugliesi, tra cui il Comitato SOS 275, l'associazione Naturalistico-culturale Atlantide Città dei Sogni di Leverano e Nuova Messapia di Soleto in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti e a tre ministri, quello per i Beni e le Attività culturali Lorenzo Ornaghi, dell'Ambiente Corrado Clini e alle Politiche Agricole, Alimentari e forestali Mario Catania. La preoccupazione riguarda una serie di passaggi citati nel provvedimento che facilitano l'iter di opere pubbliche e infrastrutture dando priorità al principio di libertà di iniziativa economica, trascurando, in particolare, la tutela del paesaggio: ´Non v“è dubbio si legge nella lettera che nel quadro normativo delineato dal suddetto decreto-legge, la tutela dei beni culturali e del paesaggio, il benessere delle popolazioni, la salute, l“accessibilità ai beni comuni, sono destinati ad immiserire e persino scomparire se piegati esclusivamente alla logica delle esigenze della "crescita" e dello sviluppo economico tout court, con il rischio non solo di arrecare un enorme danno socio-culturale ma anche di compromettere irrimediabilmente il valore economico del paesaggio in quanto elemento essenziale in una politica di sviluppo sostenibile. In tal senso appare sostanzialmente inadeguata e comunque parziale la mitigazione inserita, come eccezione, al comma 2 dello stesso articolo ove si indicano i "possibili danni alla salute, all“ambiente Ö" e dove, in ogni caso, non è citato il paesaggioª. Un passaggio che sembra calzare a pennello alle spinose questioni su cui le associazioni ambientaliste salentine sono chiamate ad agire, quali il fotovoltaico selvaggio, la cementificazione insolente (Porto Miggiano ne è un esempio) e l'annosa questione dell'allargamento della strada statale 275 che nel tratto da Montesano Salentino a Leuca fagociterebbe chilometri di paesaggio incontaminato.


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