Se non ora quando?
Data:
03/02/2012Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Dalle divise succinte di Merdiana fly ai servizi televisivi sulle vallette di Sanremo: per l'associazione "Sui generis" bisognerebbe alzare la voce ogni giorno
"Se non ora quando?" è stato lo slogan della manifestazione che a febbraio del 2011 ha riempito le piazze italiane di donne a difesa del valore della loro dignità contro un modello mediatico, politico e sociale che le disegna come dei meri oggetti sessuali. Alla luce dello stato di salute di questo offensivo modello a un anno di distanza, la risposta più plausibile a questa domanda sembra essere "ogni giorno". Ne è convinta
Francesca Venuleo, vicepresidente dell'associazione salentina "Sui generis" commentando la decisione della compagnia
Meridiana Fly di mettere a dieta le proprie hostess al fine di far indossare loro una divisa più succinta e "favorire la soddisfazione della clientela". Per disobbedire a questa nuova linea di marketing, bisogna avere una buona giustificazione dovuta a problemi di salute: l'obiettivo è quello di garantire il "gradimento" dei passeggeri e valorizzare al meglio la nuova divisa Air Italy, vettore che dal luglio 2011 è integrato con Meridiana Fly.
´» l'ennesima prova commenta Venuleo di una cultura che va contrastata, dove esiste un solo modello di donna quale oggetto sessuale, privo di competenze e che non dà spazio alla naturale diversità umana. Siamo bombardati da quest'unica visione: dalla televisione alla cartellonistica stradale questo modello imperante non è solo simbolico, ma influenza e colonizza le nuove generazioni che hanno difficoltà a definire una visione critica di ciò vedono e sentonoª.
Le hostess di Meridiana Fly hanno lanciato una petizione per protestare contro la direttiva aziendale. Intanto, gli attacchi alla dignità femminile continuano indisturbati quotidianamente anche e soprattutto sul tubo catodico: è finito nell'occhio del ciclone anche
il video del servizio di Vincenzo Mollica, andato in onda il 25 gennaio al TG1 della RAI delle 20.00, per la sua vergognosa rappresentazione della donna. Si tratta del servizio
dal titolo "La donna dell“Ariston" nel quale Gianni Morandi e Rocco Papaleo presentano Ivana Mrazova, la valletta della prossima edizione del Festival di Sanremo. ´Anche in questa occasione ribadisce la vicepresidente di "Sui generis" è stato presentato lo stereotipo della povera ragazza incompetente, tanto stupida che sono gli uomini a suggerirle cose dire, ma bellaª.
Segnalato, diffuso e commentato in rete da Donne e Media di Associazione Pulitzer e ripreso e rilanciato da moltissimi blog e siti di informazione, è l“ennesima dimostrazione di come media e informazione in Italia facciano un uso improprio, distorto e umiliante dell“immagine femminile. Una sollevazione che ha portato a una raccolta firme per inviare un appello indirizzato alla Direttrice generale della RAI Lorenza Lei chiedendole di prendere pubblicamente posizione contro questo umiliante servizio, offrire uno spazio adeguato ai giornalisti che lo hanno realizzato ed ai due conduttori per scusarsi pubblicamente con le donne italiane e di attivare immediatamente tutte le iniziative necessarie perchè vengano rispettati standard giornalistici degni di un servizio pubblico, nel pieno rispetto dell“immagine e del ruolo della donna.
´Bisognerebbe alzare la voce ogni giorno continua la vicepresidente di "Sui generis" contro le aberrazioni che vengono dai mass media e lavorare con le nuove generazioni perchè troppo spesso i ragazzi sono assuefatti da questi modelliª.
In questi giorni, inoltre, arriva un segnale pericoloso anche a livello giuridico. La Cassazione, infatti, ha stabilito che nel caso di stupro di gruppo il giudice non è più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell'indagato, ma può applicare misure cautelari alternative. Una sentenza destinata a far discutere.