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Approvati altri 4 Piani di zona.

Data: 18/09/2007
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Salgono a 35 i piani seconda parte licenziati dalla conferenza dei servizi della Regione Puglia. Altri 10 si preparano a predisporre le documentazioni aggiuntive richieste dagli uffici regionali.
A partire dai prossimi giorni, anche gli Ambiti di Foggia, Gagliano del Capo (Le), Grumo Appula (Ba), Massafra (Ta) riceveranno le risorse per attivare i servizi previsti all“interno delle programmazioni. Salgono così a 35 i piani approvati finora dagli uffici regionali e all“appello ne restano ancora 10 che stanno ultimando le procedure di perfezionamento di atti e progetti incompleti o parzialmente corretti. Avendo esaminato ormai circa l“80% dei piani è certamente possibile tracciare un profilo delle scelte compiute dai Comuni per questo primo triennio di programmazione. "Non è difficile notare come la scelta netta degli Ambiti territoriali sia andata nella direzione della domiciliarità", commenta Anna Maria Candela, dirigente regionale del settore programmazione e integrazione. "A questa scelta si accompagna in genere quella di destinare risorse significative al pagamento delle rette per i ricoveri in strutture residenziali, soprattutto per anziani e per minori. Quello che, invece, ci preoccupa molto è l“eccessivo peso che, nonostante i richiami della Regione e delle autorità preposte al controllo dei bilanci dei Enti Locali, viene riservato al pagamento di attività cosiddette ludico-ricreative che, assai spesso nascondono il finanziamento con risorse sociali di attività spettacolari che hanno finalità più turistico-culturali che non prettamente sociali". Pur nel rispetto della autonomia dei Comuni nella progettazione e nella organizzazione dei servizi nei rispettivi territori, gli uffici dell“assessorato sottolineano la scarsità dell“investimento degli ambiti territoriali nei servizi e nelle strutture comunitarie a ciclo diurno o semiresidenziali che, soprattutto nell“area disabilità e minori, insieme alle attività domiciliari, costituiscono la reale alternativa al ricovero in strutture residenziali. "Stiamo suggerendo agli ambiti che presentano questi squilibri in modo più evidente - continua la Candela - di utilizzare per l“istituzione di questi servizi le risorse del fondo nazionale politiche sociali 2004 e 2005, nonchè le risorse della premialità per la gestione associata di prossima erogazione, per avviare in tempi rapidi l“organizzazione dei servizi e la gestione degli stessi, non solo in modo conforme a quanto previsto dal Piano regionale e dai piani di zona, ma soprattutto per renderli sempre più rispondenti ai bisogni del territorio ed alle esigenze dei cittadini". Fonte: Puglia Sociale News


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