Ricerca italiana per combattere la Sla
Data:
07/10/2011Categoria: Altre News
Grazie ad un gruppo di ricercatori italiani, si aprono nuove possibilità nella lotta contro una malattia terribile
Esami meno invasi e probabilmente più efficaci, si prospettano per il riconoscimento della Sla.
Grazie ad un team tutto italiano dell'Istituto Telethon Dulbecco, composto da Valentina Bonetto, Caterina Bendotti (Mario Negri) e i neurologi Massimo Corbo (Centro Nemo) e Gabriele Mora, sono state analizzate e messe a confronto le proteine espresse dalle cellule del sangue di individui sani, di malati di Sla e di altri pazienti con neuropatie simili nei sintomi. In questo modo sono state identificate alcune proteine i cui livelli sono alterati in maniera specifica solo nella Sla. Non solo: nel modello animale i livelli di alcune di queste proteine risultano alterati già prima dell' esordio.
Grazie all'identificazione di queste proteine, c'è dunque la possibilità di diagnosticare precocemente la presenza della Sla, e soprattutto di farlo con un metodo meno invasivo di quello utilizzato fino a questo momento che vede interessato il liquido cerebro-spinale.
In questo momento ovviamente, la scoperta è solo un prezioso gioiello del laboratorio, ma si prevede che in tempi brevi possa essere utilizzato anche al di fuori, e con questa speranza ne avanza anche un' altra: il sogno di poter intervenire sulla malattia bloccando le proteine che aumentano nella Sla.
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