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Castiglione, il Pd denuncia le condizioni invivibili degli immigrati

Data: 01/08/2011
Categoria: Altre News
È dura la denuncia dell'onorevole Bellanova e di Paola De Paolis del Pd, a seguito di un sopralluogo nella Masseria
Una denuncia pesante quella di due esponenti del Pd, per rendere note le condizioni invivibili in cui vivono i profughi che negli ultimi mesi affollano una masseria di Andrano, in località Castiglione. "Un dato su tutti hanno scritto l'onorevole Teresa Bellanova e Paola De Paolis delegata provinciale per politiche sociali del Pd provinciale al termine della "visita" - è utile a rendere immediatamente l'idea della precarietà della situazione: in una struttura omologata per ospitare 50 persone, che al limite della vivibilità potrebbero arrivare a 63, ne sono oggi alloggiate ben 100". Bellanova e De Paolis hanno contato dieci persone per stanza, una situazione tale da determinare "un sovraffollamento invivibile". "L'impressione è che nell'autorizzare queste condizioni si sia tenuto in maggiore considerazione il ritorno economico per la struttura, che l'esigenza di garantire il necessario livello di umanità nell'accoglienza. La normativa vigente, inoltre, prevede che al momento dell'ingresso venga fornita ad ogni ospite una scheda telefonica da 15 euro e un buono di 5 euro ogni due giorni, spendibile all'interno del centro per spese quali i bolli postali, schede telefoniche, snack alimentari, bibite analcoliche, sigarette, libri, riviste, giornali e altro. Secondo quanto abbiamo appreso, nessuna scheda telefonica è stata consegnata e non esistono strutture che rendano spendibile il previsto buono". Ovviamente la polemica è anche con il sindaco di Andrano che "in qualità di responsabile locale per la Protezione Civile, avrebbe dovuto assicurarsi che venisse garantito, ma che sancisce il totale fallimento dello Stato, attraverso le sue diramazioni istituzionali, rispetto al suo ruolo di tutela della dignità delle persone". Tuttavia, non si tratta solo di un problema di sicurezza e di qualità della vita nella struttura. C'è anche un problema di ordine sanitario: "Un medico, da solo, è chiamato a fare fronte ai rischi igienico-sanitari che questo sovraffollamento inevitabilmente determina. In presenza di una eccezionale varietà linguistica e culturale tra gli ospiti della struttura, nessun tipo di assistenza da parte di interpreti o mediatori culturali è stato predisposto. Nessuna prospettiva di integrazione viene offerta a queste persone, considerando che neanche un corso di lingua è stato organizzato. Queste vergognose condizioni rendono altamente esplosiva la situazione. » evidente come sia elevato il rischio di tensioni, e non solo interne. Questi esseri umani sono praticamente immagazzinati in questa masseria e questo non può essere considerato tollerabile". "Il gruppo consiliare di Unità Progressista, nei giorni scorsi, ha già richiamato il Sindaco alle proprie responsabilità, ma occorrono altri interventi quali una migliore redistribuzione delle presenze o un'accelerazione dei tempi di concessione dei permessi, in modo da riportare il numero di ospiti dell'Antica Masseria del Monte a livelli che consentano la sostenibilità della convivenza. Per sollecitare questi ulteriori interventi sarà presto presentata un'interrogazione parlamentare. Oggi, a Castiglione come in tante altre realtà di accoglienza disseminate sul territorio, non possiamo calpestare la nostra stessa storia. Non possiamo calpestare noi stessi".


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