I tanti “no” al coincenerimento
Data:
23/03/2011Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Aderiscono al fronte del “no” alla questione Colacem anche alcune aziende locali, associazioni ed esponenti del mondo della musica. Per "Nuova Messapia" bruciare lì è un atto criminale
Si allarga il fronte del "no" sulla questione del coicenerimento di cdr nel cementificio Colacem.
A condannare la delibera della Giunta provinciale che ha votato favorevolmente questa possibilità anche 51 aziende del settore agricolo e caseario del territorio. Il timore è che subirebbe danni incalcolabili, anche in chiave economica, soprattutto chi ha fatto della genuinità dei prodotti la propria carta d'identità.
Si schierano a favore della causa dei comitati "Non inceneriamo il nostro futuro" e "Cambiamo aria" anche diversi esponenti del mondo della musica, con Nando dei Sud Sound System, Cesare Dell'Anna e Treble, gli esponenti della "Lilt" e di "Medicina democratica", il "Tribunale dei diritti del malato" e i medici dell'associazione in difesa dell'ospedale di Galatina.
Contrari all'incenerimento di materiali da rifiuto anche i sindaci di Soleto, Sogliano Cavour, Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Zollino, Aradeo, Melplignano, Martano, Castrignano dei Greci, Sternatia, Carpignano e San Donato.
"La zona compresa tra Galatina e Maglie è già in emergenza sanitaria aggiunge Melissano dell'associazione "Nuova Messapia" in quanto l“incidenza dei tumori è aumentata in maniera esponenziale e i danni della Copersalento, anche se ora dismessa, si continueranno a vedere ancora nei prossimi anni sulla salute delle persone del posto. In questo quadro pensare di continuare a bruciare in quella zona è un atto criminale".
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