La Colacem non incenerisca il nostro futuro
Data:
28/02/2011Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Presidiata la sede della Provincia di Lecce per dire no all'incenerimento di carburanti da rifiuto
Sit-in di protesta stamattina, 28 febbraio, davanti al Palazzo dei Celestini per
il ritiro della cosiddetta "Delibera di Giuda", provvedimento che permette alla Colacem, cementificio di Galatina, di bruciare, quale fonte di energia, anche il cdr, ovvero il carburante da rifiuto. Al folto fronte del no hanno partecipato la Lilt - Lega italia contro i tumori, il Comitato intercomunale "Non inceneriamo il nostro futuro", il Forum Ambiente e Salute, "Cambiamo aria" di Galatina, "Nuova Messapia", Meetup "Salentini uniti con Beppe Grillo", le sedi locali dei "Tribunali diritti del malato" di Maglie, Gallipoli e Nardò e tanti cittadini. Presente anche parte della politica con alcuni rappresentanti del Comune di Soleto, tra cui il vicesindaco, e due consiglieri provinciali, Roberto Marra e Salvatore Polimeno.
L'obiettivo è il ritiro di un provvedimento che contraddice non solo le promesse finora fatte da maggioranza e opposizione, ma anche le 3.000 firme raccolte contro l'incenerimento dei cdr, i pareri negativi dei Comuni dell'hinterland interessato (Soleto, Sogliano, Cutrofiano, Corigliano e Zollino) e soprattutto l'esplicito no della Commissione Ambiente della Provincia di Lecce.
Il parere positivo del Consiglio provinciale al coincenerimento è stato votato all'unanimità considerando solo la possibilità di misurare gli eventuali pericoli delle nano polveri ed escludendo, invece, il principio di precauzione. In una lettera al Presidente della provincia, Giuseppe Serravezza, presidente della Lilt Lecce, ricorda, invece,
"come nessuna centralina potrebbe mai misurare le nano polveri e nessun filtro potrebbe fermarle all'origine". Il tutto a scapito della salute dei cittadini e del territorio, considerando che in ogni caso il cemento prodotto sarebbe ancora più tossico di oggi.
"Il tasso di tumori nella zona intorno a Colacem è già molto alto denuncia Alfredo Melissano di "Nuova messapia"
e l'incenerimento del cdr non può che peggiorare ulteriormente la situazione".
"Siamo decisi ad andare avanti con la nostra battaglia continua Melissano
e chiederemo un incontro con Gabellone per la revoca di questa dichiarazione d'intenti".
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