Campo rom Panareo, sgombero sospeso

Data: 23/02/2011
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia Le famiglie del campo rom Panareo di Lecce potranno per ora rimanere lì dove sono. La decisione è stata concordata durante una riunione tecnica a Palazzo Carafa tra il sindaco del capoluogo salentino Paolo Perrone, i consiglieri Vittorio Solero e Roberto Martella, il dirigente del settore Urbanistica Maniglio, i vertici dell“Istituzione per i Servizi sociali e alla presenza dei rappresentanti delle associazioni del terzo settore e quello della stessa comunità rom. Nonostante la dichiarata volontà di non dare seguito all'ordinanza di sgombero delle "campine" prevista per giorno 25, la questione rimane comunque sospesa. La situazione igienico-sanitaria, la condizione della rete fognaria, l'isolamento e il disagio con cui si confrontano ogni giorno uomini, donne e bambini della comunità rom, infatti, è ancora invariata. Il prossimo passaggio è previsto per 1° marzo, giorno di convocazione dei Piani Sociali di Zona dell'ambito territoriale sociale Lecce, "percorso indispensabile precisa Katia Lotteria della Rete antirazzista Salento stante la disponibilità finanziaria derivante dalla misura POFESR 2007-2013, asse III, linea 3.4 azione 3.4.1., il cui bando, che sta per scadere a brevissimo, è fruibile solo dai comuni". Il bando è rivolto, tra gli altri, ad adulti in condizione sociale, culturale, economica e lavorativa disagiata. Si tratta di un finanziamento che non può essere utilizzato per usi edilizi ma bensì per il pagamento di fitti, per progetti di inserimento sociale e lavorativo e quant'altro per un ammontare massimo di 700mila euro. In questi giorni, inoltre, è rimbalzata la possibilità di lavorare a una soluzione condivisa con i Comuni del Nord Salento, proposta è stata avanzata dal sindaco di Trepuzzi Cosimo Valzano. Nell'attesa che il percorso di confronto e dialogo con la comunità rom appena iniziato sia capace di trovare una soluzione condivisa, l'invito della Rete antirazzista Salento è quello di recarsi di persona, almeno per una volta, al campo Panareo. Si tratta di un appello rivolto sia ai soggetti istituzionali coinvolti che a quelli silenziosi perchè prima di decidere come e se intervenire "si ha il dovere etico, morale e politico di conoscere la realtà e di vedere la situazione coi propri occhi".