A come amore

Data: 21/02/2011
Categoria: Un libro a settimana Una testimonianza vera sull“handicap da parte di chi con l“handicap ci vive dalla nascita. Michele Pacciano (classe 1968), affetto da tetraparesi spastica (paralisi dei quattro arti), operato, quando aveva 8 anni (allungamento dei tendini e correzione dello strabismo) a New York ("Da Ginosa al mondo"), laureato in giurisprudenza, giornalista professionista dal 1995, che oggi si definisce: "uomo realizzato". Pacciano, in questo libro edito da Armando, pennella, con colori e tratti personali visibilmente sofferti ed autentici, le situazioni, le sconfitte, le vittorie, le difficoltà e gli ausili (provvidenziale la Olivetti Lettera 32, proposta, a scuola, dal "lampo di genio" del padre, mentre gli psicologi e gli insegnanti erano "disorientati perchè qualcosa non andava; non potevo scrivere a mano"), la fortuna ("a volte si chiama Provvidenza") che lo hanno portato a raggiungere le mete che si era proposto, che non lo hanno fatto sentire "diverso". Nonostante l“handicap, ognuno è "un mondo a sè" pur se "assorbiamo tutto e sentiamo tutto". Viene descritta con parole vere e schiette la vita di un disabile a 360°. Perchè handicap - sembra gridare Pacciano - è "una porta che non puoi aprire, un bagno troppo piccolo, una scala che non puoi salire Ö un modo diverso di fare l“amore Ö un figlio negatoÖ non è non camminare, non guidare, è una difficoltà sempre nuova da affrontareÖ non lo puoi alleggerire, non lo puoi neutralizzare o esaltare, l“handicap è l“handicap, forse lo puoi solo "sentire". E ognuno lo sente diverso". L“autore non fa sconti nel raccontare la sua vita: dalla scuola al lavoro, dal sentimento alla passione nei confronti della donna da amare, dal tempo libero all“economia, dalla religione al cinema.