Autismo e vaccini, non c'è legame?
Data:
10/01/2011Categoria: Altre News
Una ricerca del giornalista scientifico Brian Deer e pubblicata sul "British Medical Journal" smentirebbe il legame tra il trivalente e l'autismo nei bambini
Non è dimostrabile il legame tra il vaccino trivalente e l'autismo. Lo studio che nel 1998 sosteneva questa ipotesi è una "frode consapevole e deliberata". Ad affermarlo è il giornalista scientifico Brian Deer che in un articolo pubblicato sul British Medical Journal, ha smentito la tesi del medico britannico Andrew Wakefield risalente al 1998.
Da quando lo studio del dottor Wakefield fu pubblicato sulla rivista Lancet, il mondo della medicina si è diviso tra quanti sostenevano che c'era un legame tra l'autismo e il vaccino iniettato ai bambini per morbillo, parotite e rosolia e l'autismo, e quanti non condividevano tale ipotesi. Ma oggi Brian Deer sostiene che tutta l'ipotesi avanzata dallo studio del dottor Wakefield si basa su dati falsi e informazioni volontariamente manomesse.
Esaminando le cartelle cliniche dei bambini coinvolti, il giornalista ha scoperto infatti alcune irregolarità. In primis, cinque dei bambini avevano dei problemi di sviluppo preesistenti alla vaccinazione e non, come scrive Wakefield, legati all'uso del farmaco. Vi erano inoltre delle discordanze tra quanto trascritto dal ricercatore e le testimonianze rese dai famigliari dei bambini. Per concludere, 10 dei 13 ricercatori che avevano partecipato allo studio decisero di ritirarsi perchè non condividevano le conclusioni dello studioso britannico. Il lavoro di Wakefield è secondo Dreer una "frode" che dovebbe essere ritirato.
"Deer è un assassino, è incaricato di eliminarmi perchè molti sono preoccupati per gli effetti negativi che i vaccini causano nei bambini", questa la dura replica del dottor Wakefield che non è certo rimasto a guardare mentre il giornalista smontava pezzo per pezzo il suo studio. E che ha accusato Deer di essere un emissario al soldo delle case farmaceutiche, preoccupate per gli effetti delle conclusioni sulla scelta delle famiglie di ricorrere o meno al vaccino.
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